Il percorso della legalità
inaugurato a Cermenate

Si tratta di sette maxipannelli che ricordano altrettanti martiri di mafia e malavita organizzata - Piantato un albero che raffigura i nuovi nati e consegnate cinque benemerenze civiche

l.barocco

CERMENATE «A Cermenate la mafia si può sconfiggere perché c'è un tessuto sano che altrove non c'è, c'è un coraggio che altrove non c'è». C'è stata, soprattutto, la voglia di rispondere in maniera concreta all'intimidazione di chi, nel giorno dell'anniversario della strage di Capaci, ha imbrattato la targa in memoria di Giovanni Falcone a Como. Per questo ieri, in occasione della festa della Repubblica, è stato inaugurato il primo percorso urbano della legalità della Lombardia. Sette grandi pannelli che abbracciano il centro sportivo, all'ingresso di parco Scalabrini, e che raffigurano uomini che hanno dato la propria vita in nome della legalità: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Piersanti Mattarella, padre Pino Puglisi, Carlo Alberto Dalla Chiesa e Giorgio Ambrosoli, al quale è intitolato il centro d'alta formazione antimafia recentemente inaugurato in una villetta di via Di Vittorio confiscata nel 2007 alla 'ndrangheta. Presto comincerà una campagna nazionale per raccogliere i fondi necessari per la sua ristrutturazione, ma l'attività per costruire una forte cultura della legalità partirà molto prima. «Abbiamo preso un impegno concreto con la comunità di Cermenate, il nostro non è l'allestimento di una vetrina, ma lavoro di ogni giorno» ha rimarcato Alessandro De Lisi, responsabile del Progetto San Francesco. Progetto sostenuto dai sindacati delle costruzioni e dei bancari della Cisl - Filca e Fiba, e dal il Siulp, il sindacato italiano unitario lavoratori di polizia, i cui rappresentanti erano ieri alla manifestazione così come padre Antonio Garau, prete palerminato antimafia fondatore dell'associazione Jus Vitae e per anni sotto scorta dopo aver raccolto il testimone di padre Puglisi, ammazzato nel 1993. Ci sono anche le sue parole sui grandi pannelli donati da due aziende di quel tessuto produttivo sano che De Lisi ha invitato a proteggere, la Comput grafica di Valmorea e la Romanò arredamenti di Bregnano. Celebrazioni del 2 giugno come sempre ricche di appuntamenti. A partire dalla messa a dimora di un albero dedicato a tutti i nuovi nati davanti alla mensa scolastica di via Montale, rito che si ripete dal 2003 e che d'ora in avanti renderà omaggio ai 54 bambini venuti al mondo nel 2010. Per loro anche un libretto di risparmio sul quale sono depositati 200 euro, 100 stanziati dalla Cassa rurale e artigiana di Cantù e altrettanti dal Comune. «Amare l'Italia – ha sottolineato il sindaco Mauro Roncoroni – significa far valere i propri diritti ma soprattutto compiere il nostro dovere come vorremmo che gli altri svolgessero il loro. Prima che a noi stessi guardiamo agli altri, per i quali è giusto rinunciare anche a un po' della nostra libertà. Questa è vera giustizia». Villa Clerici, per tutta la giornata invasa da mercatini, stand delle associazioni e mostre, ha poi fatto da cornice all'altra novità di questa festa della Repubblica, ovvero la consegna delle benemerente civiche. Cinque i premiati, che hanno ricevuto il riconoscimento dalle mani dell'assessore all'Istruzione Pietro Bellotti e del vicesindaco Federica Bernardi. Si tratta di due insegnanti che dopo anni di impegno nelle scuole cermenatesi termineranno la propria carriera con la chiusura dell'anno scolastico, Loredana Guanziroli – docente delle scuole medie - «sicuro punto di riferimento e vera e propria lady di ferro» e Aurelio Caimi – maestro alle elementari – «capace di valorizzare l'individualità di ogni bambino». E poi Graziella Bianchi, dal 1999 e fino a poche settimane fa presidente del corpo musicale Puccini, premiata per aver dato nuovo slancio e impulso alla banda con professionalità ed equilibrio. Un ritorno colmo d'affetto quello di don Vittorio Bianchi, vulcanico ex parroco e motore della vita sociale e aggregativa oltre che spirituale della comunità fino al recente trasferimento ad Abbadia Lariana. Infine, un riconoscimento alla memoria di padre Arcangelo Zucchi, frate francescano deceduto lo scorso anno. Come sempre, omaggio anche ai neo diciottenni, accolti nel proprio nuovo ruolo di membri della comunità con conseguenti diritti e doveri.

Homepage / Cantù - Mariano

Venerdì 03 Giugno 2011

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