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Venerdì 03 Giugno 2011
Telespazio a Gera Lario
avvia la cassa integrazione
Dal prossimo primo luglio 8 dei 62 dipendenti utilizzeranno l'ammortizzatore sociale per 24 mesi. Telespazio spa., azienda leader a livello europeo nel settore dei servizi e telecomunicazioni spaziali, ha infatti comunicato la decisione che riguarderà 100 dipendenti della sede romana e 35 sparsi in tutt'Italia, otto dei quali - appunto - nella sede di Gera Lario
La notizia della cassa integrazione è piombata come un fulmine a ciel sereno sui dipendenti che erano rimasti all'accordo sottoscritto dall'azienda e in base al quale sarebbero stati ricollocati quei dipendenti addetti ai mezzi mobili che - per ragioni di mercato - si sono trovati ad essere sempre meno richiesti.
Telespazio non naviga in buone acque per una serie di operazioni che il deputato PD Ermete Realacci ha messo in fila in un'interpellanza presentata ai ministri della ricerca, della difesa e dell'economia.
Telespazio dovrà costruire a supporto della messa in orbita di un satellite militare turco, un centro di osservazione. Una "commessa «acquisita per conto di Finmeccanica nel 2009 è partita di fatto, a luglio 2010 e che nell'arco di 6 mesi ha prodotto perdite, causate da sottostime dei costi, per circa 18 milioni di euro. Inoltre anche nel 2011 è probabile che si accumuleranno ulteriori pesanti perdite, dovute soprattutto al cambio del lanciatore Soyuz che, anche secondo gli organi di informazione e le rappresentanze sindacali, potrebbero arrivare ad una cifra che si aggira intorno ai 20 milioni di euro; risulta poi che ulteriori difficoltà per Telespazio sopraggiungano dal ritardo nell'attivazione di importanti commesse da parte dell'Agenzia spaziale italiana a causa della riduzione dei capitoli di bilancio pubblico messa in atto dal Governo».
Il deputato stigmatizza poi che «nella sua vita cinquantennale, Telespazio s.p.a. non si era mai trovata in difficoltà economiche ed è stata, di fatto, costretta ad assumere un ruolo primario in una commessa (quella per la Turchia) di cui non aveva pieno controllo tecnico, spinta dall'interesse di Finmeccanica ad entrare nel mercato della difesa di Ankara; si stima che la commessa Göktürk continuerà a produrre danni economici e finanziari anche negli anni successivi, mettendo potenzialmente a rischio l'intera azienda».
Di qui l'interpellanza per sapere «quali iniziative urgenti intendano intraprendere i ministri interrogati per acquisire elementi presso la controllante Finmeccanica, il cui principale azionista è il Ministero dell'economia e delle finanze, in ordine alle cause del problema e alle implicazioni economiche della controllata Telespazio conseguenti alla joint-venture con Thales nel programma Göktürk; se non si ritenga inoltre opportuno mitigare gli effetti causati dal programma Göktürk sbloccando importanti commesse da parte dell'Agenzia spaziale italiana, evitando così che un'altra azienda italiana di eccellenza entri in una grave crisi; se il ministro del lavoro e delle politiche sociali ritenga opportuna una verifica sull'effettiva necessità dell'utilizzo della cassa integrazione guadagni straordinaria come strumento per risolvere errori di politica industriale di Telespazio s.p.a.».
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