Mogol: "Mi piace De Sfroos
brillante e spiritoso"

L'autore dei più famosi testi delle canzoni della musica italiana ospite a Lugano al festival "Poestate"

Non ha bisogno di grandi presentazioni Giulio Rapetti, in arte Mogol; settantacinque anni e tanta grinta, la stessa che, negli anni d'oro della collaborazione con Lucio Battisti (dal 1965 al 1980), lo portò a scrivere i testi che sarebbero diventati l'educazione sentimentale (e morale) per quella generazione, e poi per le successive. Figlio di Mariano, direttore della casa discografica Ricordi, il giovane Giulio si dedicò subito alla scrittura di testi per la musica; il grande momento arrivò nel 1961, quando la canzone Al di là da lui scritta e cantata da Luciano Tajoli vinse il Festival di Sanremo.
Mogolo al festival svizzero Poestate a Lugano ha avuto anche parole di approvazione per De Sfroos: "Mi piace, è brillante e spiritoso. Peraltro la sua canzone, Yanez, è stata selezionata per il premio Mogol (insieme a Le tasche piene di Jovanotti, Mondo di Cesare Cremonini, Statte zitta di Alessandro Mannarino e Il mio secondo tempo di Max Pezzali, ndr). Mi piace la scelta del dialetto. La sera della premiazione un attore reciterà alcuni versi di Carlo Porta, un grandissimo poeta che scrisse in dialetto milanese".

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