Valbrona, giocano alla guerra
con il carro armato nel bosco
In Valassina due giorni dedicata al "soft air", il gioco della guerra. Vi prendono parte squadre da tutta Italia: impressionante il dispendio di forze belliche
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«Si tratta alla fine di un gioco di ruolo, questo vorrei fosse chiaro, non siamo degli esaltati che vogliono la guerra – spiega il presidente del club di soft air di Lecco Andrea Beri -. Si gioca su un percorso di quaranta chilometri, con un dislivello di duemila metri muovendosi in assetto tattico, quindi con circa quindici chili da trasportare». Gli iscritti pagano 150 euro a testa: «La quota per metà però viene spesa per il trasporto in elicottero, 75 euro a testa, fino al punto di partenza delle missioni che si dipanano tra il Lago di Como, i Corni di Canzo e i boschi di un'ampia area».
I fucili, il bazooka fanno solo il rumore dell'arma, il carro armato delle forze armate francesi protagonista della Seconda guerra mondiale ha il tappo di plastica rosso nella canna. Militari ma innocui insomma, come bambini che giocano alla guerra e s'immedesimano il più possibile, senza credersi Rambo, ma solo pedine in un grande gioco.
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Valbrona, i giochi di guerra