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Giovedì 09 Giugno 2011
Sarà per Cantù Asnago
l'unica opera pubblica
Via libera alla tangenzialina che era bloccata da un ricorso al Tar della provincia: è destinata a sbloccare la frazione dal traffico di passaggio
Sulla tangenzialina di Cantù Asnago gravava però un'ombra che sapeva un po' di sgambetto politico, un ricorso promosso dalla Provincia nei confronti della Regione davanti al tar di Milano per chiedere l'annullamento della graduatoria che nei mesi scorsi assegnò fondi europei a progetti di mobilità sostenibile. Compreso quello canturino, che si aggiudicò 3 milioni e 450 mila per la tangenzialina che dovrebbe liberare Cantù Asnago dal traffico. E che ora non grava più, visto che la prima sezione del tar ha dichiarato in parte in ammissibile il ricorso e in parte l'ha respinto, accordando a piazza Parini anche 2.500 euro per le spese legali, 4.000 al Pirellone. Villa Saporiti contestava il fatto che il progetto presentato in base a un accordo di programma con Cadorago e Lomazzo – anche loro ricorrenti – venisse giudicato ammissibile. Questione che il tar ha sciolto.
La tangenziale è una bretella lunga 1.358 metri, che partendo dalla rotatoria su via Dei Cacciatori raggiungerà la vecchia provinciale che sale verso Cermenate, dove poi sarà necessario raddoppiare il ponte ferroviario. Restano da reperire gli altri 3.450.000 euro, cifra per la quale si accenderà un mutuo alla Cassa depositi e prestiti in autunno. Sperando di ottenere ulteriori contributi per alleggerire l'impegno.
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