Nessuno vuole
il vecchio Sant'Anna

Deserto il bando da oltre sei milioni di euro per aggiudicarsi diciassette edifici nell'area di Camerlata

p.berra

COMO - Non sarebbe stata presentata alcuna offerta, ieri, per acquistare il comparto G.B. Grassi dell'ex ospedale Sant'Anna, tra la Spina Verde e Piazza Camerlata, 17 edifici e tra questi l'ex sanatorio, architettura ottocentesca. Nessuna conferma ufficiale, né dichiarazioni da parte di Infrastrutture Lombarde, la Spa regionale che procede per la vendita del patrimonio, proventi destinati al nuovo ospedale, ma negli ambienti comaschi lo scetticismo sull'esito era diffuso già un mese fa, al momento della pubblicazione del bando da sei milioni e 650mila euro per complessivi 19.300 metri quadrati di superficie e 32.800 metri cubi di volumetria. Il comparto è strategico e in posizione strategica, ma il mercato immobiliare è ancora debole e non s'è fatto emozionare dalla prospettiva di poter realizzare strutture per attività ricettive, congressuali, culturali, ricreative e residenziali in un compendio dichiarato di interesse storico ed artistico. A suscitare perplessità, secondo operatori comaschi che hanno analizzato il bando, erano le condizioni da rispettare e le procedure da seguire: il piano attuativo per intervenire sul compendio doveva essere presentato entro il 15 luglio prossimo, ma non sarebbe stato possibile farlo approvare, poiché Como non dispone di un piano di governo del territorio, né potrebbe adottarlo entro il prossimo 30 settembre, salvo imprevisti. Nell'incertezza del percorso per la riqualificazione del tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale del comparto, gli operatori hanno forse preferito aspettare il nuovo disegno della città e le nuove norme di gestione. Ma Infrastrutture Lombarde ha preferito «lanciare il sasso», per verificare le potenzialità di risposta del mercato e chissà mai che quanto oggi sembra prematuro, domani è già pronto e non è questa, del resto, l'unica attesa del piano di governo del territorio. Gli immobili sarebbero stati ceduti liberi e per questo, l'Azienda Ospedaliera Sant'Anna aveva preparato un progetto da 800.000 euro per trasferire entro ottobre il servizio di dialisi, tuttora al G.B.Grassi, al piano terra del monoblocco dell'ospedale Sant'Anna in via Napoleona, negli spazi riservati fino ad un anno fa, all'«osservazione breve» e alla rianimazione 2. Altri servizi da trasferire dal comparto G.B.Grassi, la guardia medica o servizio di continuità assistenziale e il Sert, servizio per i tossicodipendenti. Sono in capo alla Asl. Ora potrebbe essere più lungo il tempo dei traslochi, il tempo d'attesa del prossimo bando per il comparto del vecchio ospedale.
Maria Castelli
[email protected]

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Sabato 11 Giugno 2011

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