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Giovedì 16 Giugno 2011
Allarme insetticidi nel lago
"Troppo Ddt, pesce a rischio"
È allarme per il Ddt nel lago di Como. Abolito per legge sul finire degli anni Settanta - dopo un impiego vastissimo fin dall'immediato dopoguerra come insetticida in agricoltura - questo particolare inquinante è ricomparso in concentrazioni importanti nelle acque del Lario e del lago Maggiore
La domanda era, e rimane, una soltanto: perché tanto Ddt nel Lario? Se per il lago Maggiore una spiegazione logica si poté rintracciare nel fatto che sulle quelle sponde l'insetticida fu a lungo lavorato e prodotto in una azienda che poi chiuse i battenti, su Como l'interrogativo è rimasto a lungo aperto: «Poi - racconta la professoressa Silvana Galassi, ordinario di biologia all'università degli Studi di Milano - abbiamo capito che la ragione andava ricercata nello scioglimento dei ghiacciai alpini. È un fenomeno già osservato in altri angoli del pianeta, anche se mai in queste proporzioni e mai in un lago tanto grande. Il Ddt lascia per anni tracce della sua presenza al suolo: sono metaboliti che si spostano in atmosfera e che, disciolti in atmosfera, possono tornare in forma di neve o pioggia, finendo nei ghiacciai, in qualche modo "intrappolati" sotto la neve, un fenomeno non a caso definito "trappola fredda". È chiaro che in occasioni di estati molto calde, come furono quelle del 2002 e del 2003, in cui si registrarono scioglimenti importanti di nevi perenni, quegli stessi inquinanti vengono immessi nei corsi d'acqua e trasportati a valle fino, appunto, ai laghi». La professore Galassi esclude, per il momento almeno, un vero e proprio allarme sanitario: «Se vi fosse stato un pericolo concreto per la salute pubblica lo avremmo senz'altro segnalato. Questo però non significa che la situazione sia da sottovalutare, anzi. Continueremo a monitorare il lago. Il ddt si deposita soprattutto nei sedimenti più profondi, sui fondali, dove rimane abbastanza fermo e relativamente innocuo. Ma fa presto a rimettersi in circolo. Basta un inverno più freddo del solito perché si registri un completo rimescolamento delle acque. È perché i veleni tornino a galla».
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