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Domenica 19 Giugno 2011
Ora il lago si vede
Merito dell'erba
Molti passanti lo trovano "orrenda". Ma la maggior parte si compiace per la novità. Almeno c'è qualcosa di cui discutere, prima il muro oscurava la vista del lago e peggiorava il voto a Como. Su quello sono d'accordo tutti
Lo dice anche un ragazzo giovane. «Io sono di Como. A me non piace. Orrenda». E se ne va con la fidanzata. Chi è oltre i 50 si ferma a pensarci più su. Come un gruppo di turiste di Crema: «Una vergogna. Mi meraviglio che i comaschi non si siano ancora ribellati a questo orrore cacciando il sindaco». «A me non dispiace - mormora un signore -. È già tanto che si veda il lago. Prima era tutto chiuso. Adesso si vede qualcosa. Anche se temo che resterà chiuso ancora per parecchio». Tre quarti del lungolago è cantiere. Il marciapiede dove cammina la gente è dissestato e bisogna anche stare attenti a dove mettere i piedi per non cadere. «Era meglio il prato vero - dicono Alessandra e Alberto Fumagalli di Missaglia -. Ma soprattutto sarebbe stato meglio se non avessero fatto e rifatto tutto cento volte. Così hanno buttato un sacco di soldi. Perciò almeno adesso potevano mettere l'erba vera». «Ma poi l'erba diventa gialla - commenta l'amica Rosa Martines -. A me non dispiace». «Forse per la passeggiata è meglio questa» interviene l'altro amico, Celestino Spreafico. E il dibattito si anima. È questo il merito della passerella verde che Zambrotta sta mettendo al lago. Almeno è una novità. C'è qualcosa di nuovo da vedere. «E non un muro, quello meglio non vederlo da nessuna parte», commenta una signora di Milano che dice di apprezzare l'erba sintetica mentre figlie e marito annuiscono.
«A noi piace - dicono Mario e Manuela Pozzi di Rebbio -. Almeno lui si è impegnato e ha pagato i lavori. Ha dato una scossa. Qualcosa si è mosso. Altrimenti ci sarebbe ancora il muro e non si vedrebbe neppure il lago». «Orrenda», non cambiano idea due signore prima di sfilare via neanche con i tentativi dei mariti: «Era peggio il muro». Stefano Rizzi dà un'ultima chance: «Siamo solo all'inizio». Vediamo come viene il progetto finale.
Anna Savini
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