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Martedì 21 Giugno 2011
Inverigo, pentito condannato
a 11 anni e mezzo per omicidio
Il giudice per l'udienza preliminare ha inflitto ad Antonino Belnome, nel processo in rito abbreviato, una pena di 11 anni e sei mesi di reclusione per l'omicidio di Carmelo Novella, assassinato il 14 luglio del 2008 a San Vittore Olona
L'udienza preliminare si è svolta ieri mattina. Antonino Belnome, reo confesso e collaboratore di giustizia, considerato uno degli esecutori materiali del delitto, è stato condannato con il rito abbreviato a 11 anni e sei mesi di reclusione, con una provvisionale di 10mila euro da riconoscere, come risarcimento dei danni, a Giussano e Seregno, gli unici due Comuni costituitisi oggi parte civile con l'avvocato Gianpiero Fagnani. La giunta di Giussano, in particolare, ha deliberato il 16 maggio scorso di costituirsi parte civile nei processi contro Belnome per tutelare l'immagine onesta e operosa di Giussano e per concorrere ad accertare se corrisponda o meno al vero l'affermazione del pentito il quale avrebbe così affermato: «Senza il mio benestare a Giussano non si poteva muovere una foglia».
Tedesco e Fallace sono invece stati rinviati a giudizio davanti alla Corte d'Assise di Milano il 28 febbraio del 2012. Per loro, insomma, si procederà secondo il rito ordinario. Per l'omicidio Novella, Vincenzo Fallace è ritenuto dagli inquirenti uno dei mandanti, Antonino Belnome uno degli esecutori materiali mentre Giuseppe Amedeo Tedesco avrebbe avuto il ruolo dibasista. Belnome, nel frattempo diventato collaboratore di giustizia, ha poi snocciolato altri nomi di 19 persone che sono state arrestate lo scorso aprile perché avrebbero avuto un ruolo – come mandanti, come esecutori, come fiancheggiatori, o come basisti – nell'omicidio Novella e in altri tre omicidi commessi nell'ambito delle guerre interne alla ‘ndrangheta per il predominio sul territorio e come ritorsione per i fatti di sangue.
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