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Mercoledì 22 Giugno 2011
Artigiani e commercianti:
"L'autostrada serve, va fatta"
Associazioni di categoria favorevoli alla Varese-Como-Lecco nonostante la ferma opposizione degli ambientalisti, ma anche dei Comuni del Canturino e della Provincia. "La mobilità è necessaria"
In questi giorni, le verifiche dello studio di fattibilità dell'autostrada Varese-Como-Lecco sono state avviate dalla Regione Lombardia. La giunta del governatore Roberto Formigoni ha investito 400mila euro per assegnare a Infrastrutture Lombarde Spa (società partecipata della Regione), «il ruolo di soggetto concedente dell'autostrada regionale Varese-Como-Lecco, che prevede, in prima istanza, la verifica dei contenuti dello studio di fattibilità predisposto dal comitato promotore». Un primo passo che ha messo in allarme il gruppo Salvabrughiera e il comitato di difesa del territorio, che raccoglie i comuni attorno a Cantù. Defilati, invece, gli amministratori della Città del Mobile: il tracciato, a Cantù, passerebbe in galleria. Mentre, in superficie, dividerebbe Senna dalla frazione Navedano, e attraverserebbe i boschi e i prati tra Capiago Intimiano e Montorfano. Motivi per cui i Comuni, ma anche la Provincia, si erano detti contrari.
Nel comitato promotore della Varese-Como-Lecco vi sono anche realtà come Confartigianato, Cna e Confcommercio. «Cantù non è collegata a niente – afferma Daniele Tagliabue, presidente di Confartigianato Cantù – siamo fuori dal mondo. Ragioniamo, sulla Varese-Como-Lecco: oggi, per passare da un capoluogo all'altro, ci vogliono ore. Io sono ambientalista, e se non ci fossero gli ambientalisti ci sarebbero gli scempi. Ma qui non ci sono infrastrutture. Non è sbagliato che loro frenino, ma bisogna cercare di capire, di assecondare l'economia. Sarebbe comunque meglio un'autostrada verticale, da Cantù a Milano». Simili i toni di Enrico Benati, presidente di Cna Cantù. «Noi artigiani combattiamo tutti giorni con la viabilità – dice – la Varese-Como-Lecco è un'opera interessante e necessaria. Ma la Regione e lo Stato dovrebbe tirare fuori i soldi che non hanno speso in questi anni, per un tracciato in trincea o in galleria. E poi, serve l'aggancio alla Pedemontana». Ruggero Spinelli, presidente di Confcommercio Cantù, è convinto che l'autostrada serva. «Penso alla filiera a livello imprenditoriale: non esiste solo il commercio stanziale. Oggi, in provincia, la viabilità è molto precaria rispetto all'imprenditoria. Il verde, è un bene dell'umanità che può essere tutelato anche a fronte della realizzazione di strade. E' ora di finirla, c'è una Brianza che produce, una Brianza che ha bisogno di investimenti».
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