Homepage / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 24 Giugno 2011
Cadorago, affittava casa
alle squillo: arrestato
Avrebbe fatto soltanto da prestanome Domenico Rocco, l'insegnante di 59 anni finito in cella. Secondo la guardia di finanza aveva una relazione con la maitresse della casa d'appuntamenti scovata in centro a Saronno
Sentita ieri mattina per rogatoria nel carcere di Monza anche la 45enne cinese che secondo la guardia di finanza aveva una relazione con l'insegnante, accusata di essere la maitresse della casa d'appuntamenti scovata in centro a Saronno dalle fiamme gialle, dove si prostituivano quattro ragazze. Anche lei ha rigettato l'accusa di sfruttamento della prostituzione.
Rocco, sposato (da poco avrebbe celebrato le nozze d'argento con la moglie) padre di un ragazzo, avrebbe raccontato al giudice per le indagini preliminari di aver preso contatti con la prostituta cinese attraverso l'annuncio (esplicito nei contenuti) pubblicato dalla donna su un giornale milanese. E quello che era nato come un rapporto tra cliente e prostituta, complice anche il momento di crisi matrimoniale che il 59enne soffriva, si era trasformato in una relazione. Lui sapeva del mestiere di lei e l'accettava; in cambio la 45enne dedicava all'insegnante quelle attenzioni che a lui pareva fossero venute a mancare altrove.
E quando lei gli avrebbe chiesto di fare da prestanome per prendere in affitto l'appartamento saronnese lui ha accettato; in sintesi ha fatto un favore all'amante senza preoccuparsi delle conseguenze previste dall'attuale codice penale.
L'uomo probabilmente era al corrente dell'attività svolta all'interno dell'abitazione, ma non avrebbe mai ricevuto un soldo dall'amante. Mai, insomma, avrebbe lucrato sulla prostituzione delle “inquiline” della casa di piacere; quindi mai, stando a quanto da lui dichiarato, avrebbe sfruttato la prostituzione di alcuno. A suo carico, però, c'è un procedimento aperto al tribunale di Milano per un'analoga vicenda. Per questo il gip si è riservato sulla decisione di concedere un eventuale ammorbidimento della misura di custodia in carcere. La compagna, per contro, ha ammesso di essere una prostituta negando però di essere la tenutaria del bordello saronnese: a suo dire, a gestire gli affari sino a qualche settimana fa era una connazionale poi allontanatasi. In sintesi, i guadagni incassati dalla 45enne arrivavano dalla mercificazione del suo solo corpo; non prendeva una percentuale dalle prestazioni altrui. Anche sulla sua eventuale scarcerazione il gip si è riservato la decisione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA