Vighizzolo, parrocchia in "rosso"
Chiude anche il teatro Fumagalli

Buco da un milione e 800 mila euro, la Curia ha sostanzialmente imposto alla parrocchia di vendere alcune proprietà, come gli appartamenti, e dismettere l'ex oratorio femminile. E c'è la tegola del teatro, inagibile: i lavori di adeguamento costano 150 mila euro. E i soldi non ci sono

CANTU' Il cineteatro Fumagalli da chiudere, gli spettacoli da sospendere a tempo indeterminato. Perché la sala di via San Giuseppe – si scopre ora – di fatto, non è agibile. E la parrocchia di Vighizzolo, proprietaria della struttura, non ha i soldi per la messa a norma. Ma la voragine finanziaria, nelle casse dei Santi Pietro e Paolo, è un disastroso rosso da un milione e 800mila euro. E' la Diocesi di Milano, a dover intervenire, con una serie di indicazioni su alcune vendite. La Curia, oltre alla chiusura forzata del Fumagalli, propone lo smantellamento dell'ex oratorio femminile di via Pasubio. Per poter realizzare qualcos'altro – in attesa che il comune di Cantù produca il suo strumento urbanistico – e risanare i conti. Viene suggerita dalla Curia anche l'ipotesi di vendere gli appartamenti affittati agli anziani, che sarebbero circa una decina di persone. Altro indice di quanto grave sia il dissesto.
Sorpresa inattesa, per molti parrocchiani di Vighizzolo, la lettera affissa ieri mattina all'interno della chiesa. Letta soltanto in parte, al termine della liturgia delle 11.30, da un nervoso don Carlo Carubelli. Il parroco della comunità Madonna delle Grazie – di cui fanno parte anche i Santi Martiri Greci a Mirabello, Santa Dorotea a Cascina Amata e, fuori città, San Gaetano, a Brenna – di casa a Vighizzolo da due anni, si ritrova a dover gestire una situazione limite. «A seguito degli incontri fatti e delle verifiche svolte – la lettera di due pagine, firmata da don Vincenzo Barbante, responsabile dell'ufficio amministrativo diocesano – è emerso che la situazione della parrocchia di Vighizzolo di Cantù si presenta come particolarmente delicata dal punto di vista economico-finanziario. I debiti sono arrivati a circa 1 milione e 800mila euro. Di cui, 1 milione e 500mila per il mutuo contratto a finanziamento dei lavori dell'oratorio (di via San Giuseppe, ndr). Appare evidente come questi debiti possono essere sostenuti solo adottando una serie di interventi, volti ad abbatterne le dimensioni. A riguardo, si auspica la messa a punto di un programma di vendite, peraltro già concordato in passato, di ciò che non è pastoralmente necessario».
Infine, il Fumagalli. E' emersa la questione dell'agibilità del teatro. I lavori per il pieno adeguamento ammontano a circa 150mila euro. La parrocchia, a meno di una donazione o di un contributo straordinario immediati, non ha la possibilità di sostenere questa spesa. Attività sospesa.

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