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Martedì 28 Giugno 2011
"Condivido con i dipendenti
Successi e difficoltà"
E' la storia di un'azienda solida a dimostrazione di un impegno e di una dedizione che vanno ben al di là dell'ordinario quella dell'Orietta Barzaghi Confezioni di Lomazzo
E' la storia di un'azienda che solida è dir poco, premiata soltanto la scorsa settimana nell'ambito dell'assemblea provinciale di Confartigianato Como a dimostrazione di un impegno e di una dedizione che vanno ben al di là dell'ordinario. «Artigiano – afferma la Barzaghi – non è solo colui che è più bravo a fare un mestiere. Oggi, questo non basta più. Per essere artigiani è necessario avere anche una visione d'impresa più allargata, con strategie che privilegino il futuro e non guardino solo all'immediato». Dall'attività caldeggiata dal padre, che già lavorava nel campo tessile, di strada ne è passata. Anni di investimenti (l'ultimo, in ordine di tempo, riguarda l'acquisto del capannone aziendale), fatturati e dipendenti in crescita, con l'abitudine a dividersi gli onori e, durante i momenti no, condividere i problemi. «Risolvere le difficoltà semplicemente tagliando il personale è una modalità che, alla lunga, non paga. Si perde, infatti, tutto un bagaglio di conoscenze che è essenziale in un lavoro artigianale. Qui siamo abituati in modo differente, spalmando su tutti anche le difficoltà, affinché non ci siano i più penalizzati, e quelli meno. Lavoriamo tutti assieme». Agli albori le cose andavano molto differentemente. La fondazione della società risale al 30 agosto 1983, «un periodo in cui il tessile in Italia andava alla grande e, pertanto, iniziare questa attività era alla portata di qualsiasi persona avesse un minimo di competenza». A Orietta, nel 1998 si affianca anche il marito. Un'esperienza lavorativa del tutto differente - operava come responsabile del settore logistico - e l'impressione che il tessile fosse ancora un settore vitale, trainante al punto da dividere utili anno dopo anno. «Nel 1998, a 52 anni, andai in pensione - ricorda Gervasoni - Stavo per prendere una consulenza quando Orietta mi propose di collaborare con lei. Le dissi che la situazione del tessile sarebbe sempre più stata critica per quanto riguardava le confezioni di lavorazioni semplici e, pertanto, dovevamo puntare a una nicchia di mercato che ci potesse differenziare dagli altri oltre a darci la possibilità di tenere prezzi adeguati». Ne nacque un preciso piano di sviluppo che, dall'«affitto di un capannone adeguato anche in termini di immagine e posizionato logisticamente in modo efficace», puntava a raggiungere una clientela di grande importanza. «Iniziammo a entrare in contatto con aziende che avevano clientela esigente, affidabili in termini di pagamenti e che fossero interessate a lavorare con un partner propositivo/creativo. Andammo alla ricerca di personale anche di settori diversi, proveniente dall'arredamento e dalla confezione, in sintonia con gli obbiettivi aziendali che miravano al continuo miglioramento delle lavorazioni». Premi semestrali e mensili in base ai risultati e alla disponibilità, continua formazione dei dipendenti, ricerca dei prodotti e un tecnico che, settimana dopo settimana, controlla i processi di lavorazione. Il resto è storia recente, con obiettivi che puntano al un miglioramento continuo per vincere la sfida di un mercato in costante evoluzione, ma che certo non può prescindere dalla qualità artigianale unita a una sana gestione aziendale.
Alberto Gaffuri
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