Calcio Menaggio in difficoltà
finanziarie. Anzi no

C'è stato un radicale cambio della guardia ai vertici del Calcio Menaggio e le indiscrezioni su presunti buchi di bilancio si sono fatte più insistenti: decine di migliaia di euro di debiti - dicono le voci di paese - dovute a una politica troppo ambiziosa. Ma il nuovo presidente, Bruno Bordoli, sgombra subito il campo da ogni dubbio

f.angelini

MENAGGIO C'è stato un radicale cambio della guardia ai vertici del Calcio Menaggio e le indiscrezioni su presunti buchi di bilancio si sono fatte più insistenti: decine di migliaia di euro di debiti - dicono le voci di paese - dovute a una politica troppo ambiziosa. Ma il nuovo presidente, Bruno Bordoli, ex sindaco di Lenno e di Mezzegra, sgombra subito il campo da ogni dubbio: «Il Calcio Menaggio è in attivo - assicura - . Di poco, ma comunque in attivo. Non so da dove scaturiscano le assurde voci su presunti debiti di grossa entità. C'erano alcune sponsorizzazione non ancora fatturate, ma da qui a ipotizzare buchi di bilancio ce ne corre. Il direttivo uscente, presieduto da Celestino Petazzi, ha svolto un ottimo lavoro, riuscendo tra l'altro a portare la prima squadra, unica del territorio, in Promozione. A tal proposito c'è da sfatare un'altra diceria: è vero che la categoria attuale non consente di impiegare, per via delle misure ridotte, il campo sportivo locale per le partite casalinghe, ma gli unici costi vivi che comporta l'utilizzo del campo di Gravedona, considerato anche il rapporto si collaborazione che c'è con la società altolariana, sono quelli relativi alle righe del campo. La mia attività lavorativa ha sede a Menaggio - aggiunge Bordoli, che è un agente assicurativo - e la passione mi ha spinto ad accettare la presidenza della società (del direttivo fanno parte anche Alberto Valsecchi, Federico e Pietro Lanfranconi, Fabrizio Cereghini, Tullio Sala e Alessandro Danieli) propostami dal gruppo. L'intenzione è di proseguire sulla strada che favorisce l'aggregazione e la crescita dei ragazzi non solo in termini sportivi, con la consapevolezza di contare sul prezioso sostegno del Comune e della famiglie». Un esponente della vecchia guardia, Gianfranco Selva, per tanti anni nel direttivo della società, rimane comunque scettico e polemico: «Negli ultimi anni la società ha seguito una politica sbagliata. A partire da quando qualcuno non ha creduto ai buoni propositi del compianto Paul Ryan (il figlio del fondatore della compagnia aerea lowcost Ryanair, che aveva a casa a Loveno) che avrebbe voluto investire, per la passione che aveva, nel Calcio Menaggio, contribuendo a finanziare un nuovo campo sportivo attrezzato. L'avvento di Petazzi alla presidenza ha poi illuso parecchi, ma dopo un inizio all'insegna dell'entusiasmo, qualcosa si è innegabilmente rotto. Ora occorrerebbe fare un passo indietro e ridiscendere in prima categoria, mettendo in un angolo le manie di grandezza e tornando a lavorare per passione pura. Lo dico - aggiunge Selva - perché una situazione così l'ho sperimentata io stesso, a suo tempo, in veste di presidente, quando con l'aiuto di pochi riuscii ad evitare il tracollo della società».

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Martedì 28 Giugno 2011

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