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Sabato 02 Luglio 2011
Como, rubano i tessuti
e poi li stampano
Nidi di serpi tra le pregiate stoffe comasche. Un clamoroso furto di tessuti avvenuto nei giorni scorsi fa scoppiare un vero e proprio caso di presunta concorrenza sleale nel mondo del tessile lariano, con tanto di sospetti che il colpo - evidentemente su commissione - possa essere stato messo a segno da malviventi inviati da pseudo-imprenditori.
I fatti. Lo scorso fine settimana, nella notte, alcuni ladri molto esperti hanno fatto irruzione nel capannone della Ditta Binda, in via Dell'Artigianato. I malviventi sono entrati passando dal tetto, sapendo evidentemente che in questo modo non avrebbero fatto scattare l'allarme. Una volta all'interno sono riusciti a mettere fuori uso i sistemi anti-intrusione, così da poter trasportare la refurtiva passando da una porta laterale dell'azienda. A prendere il volo sono stati, complessivamente, 14mila metri di tessuti pronti per la stampa, il cui valore potrebbe aggirarsi tra gli 80mila e i 100mila euro.
Franco Binda non ha dubbi: «È chiaro che siamo di fronte a un furto su commissione - spiega - Si tratta di tessuti lisci, senza segni di riconoscimento e pronti per la stampa sia a quadro che per quella digitale. Noi lavoriamo per tantissime firme importanti, ma quei tessuti non li hanno neppure sfiorati».
Per la ditta Binda si tratta del primo furto del genere: «Per noi è la prima volta, ma ci sono altre aziende che hanno subito furti anche più importanti eppure del tutto analoghi». Il sospetto dell'imprenditore di Villa Guardia - due aziende per una cinquantina di dipendenti - è che nel sottobosco del tessile comasco siano state allevate vere e proprie serpi: «Noi lavoriamo da qualche anno nel settore e purtroppo sappiamo, e lo sanno anche altri colleghi, che ci sono aziende che lavorano senza molti scrupoli. Alcune - spiega ancora Franco Binda - vendono con prezzi che fanno concorrenza addirittura ai cinesi. Come fanno? Forse risparmiando sui costi dei tessuti».
Il furto è stato denunciato alla questura. La polizia scientifica ha già compiuto un lungo sopralluogo a caccia di elementi utili all'indagine, nella speranza di risalire ai responsabili del clamoroso ammanco. Ma, come sottolineato dallo stesso imprenditore derubato, il colpo è opera di professionisti. Che di tracce, di solito, ne lasciano poche.
P. Mor.
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