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Martedì 05 Luglio 2011
A Como circolano
buoni pasto falsi
Pagano con buoni pasto. Ma sono falsi. La procura di Como ha aperto un'inchiesta per scoprire i responsabili di questo giro. Negli ultimi giorni, almeno un paio di persone hanno utilizzato i falsi tickety per fare la spesa in città, riuscendoci anche, in un caso.
Ad accorgersi della truffa è stata, in un caso, la stessa commessa la quale ha immediatamente allertato i suoi superiori e fatto intervenire i carabinieri, che hanno denunciato un comasco a piede libero con l'accusa di spendita di denaro falso.
I buoni pasto, infatti, sono equiparati ai contanti e chi viene pizzicato a "piazzare" ticket falsi rischia anche l'arresto da parte delle forze dell'ordine.
Gli inquirenti stanno tentando di comprendere se le due denunce presentate dai supermarket comaschi negli ultimi giorni sono sinonimo della presenza di una partita di buoni pasto falsificati oppure se si tratta solo di casi isolati.
In ogni caso è bene tenere alto il livello di attenzione, anche perché - al contrario delle banconote - per quel che riguarda i buoni pasto è più difficile individuare i falsi. I Ticket Restaurant, in particolare, hanno alcuni sistemi di sicurezza per aiutare a combattere i falsi: esiste una filigrana, se li si guarda controluce, sono visibili anche delle microlinee di sicurezza nella parte inferiore a sinistra, appena sopra la striscia bianca dov'è riportato il codice numerico. I buoni pasto spesi a Como, rispetto a quelli originali e veri, presentavano solo tre "blocchi" numerici nella parte bianca inferiore del ticket, anziché i quattro presenti su tutti gli altri. Blocchi numerici separati da virgolette.
La procura, dopo la segnalazione fatta dai carabinieri, ha aperto un fascicolo d'inchiesta. Al momento solo una persona è stata denunciata a piede libero, ma l'indagine potrebbe presto ampliarsi qualora si riuscisse a scoprire la provenienza dei blocchetti falsi "spacciati" in città.
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