Nuovo palazzetto di Cantù:
dal Coni soltanto un rinvio

La Commissione romana ha richiesto ulteriore documentazione, che verrà esaminata tra una settimana - Il sindaco Sala e l'assessore Umberto Cappelletti: "Soltanto piccole integrazioni. Siamo fiduciosi di poter dare il via ai lavori"

CANTU' Si sperava di scioglierlo ieri una volta per tutte, il nodo palazzetto. E invece bisognerà attendere ancora almeno una settimana. Sperando che non sorgano ulteriori ostacoli. Poca cosa forse in una vicenda che si trascina da vent'anni. Ma arrivati a questo punto, con la città intera ad attendere la posa della prima pietra ormai da mesi, ogni giorno si fa tremendamente importante. Ieri l'analisi della documentazione  relativa al progetto del palasport destinato a sorgere in corso Europa era all'ordine del giorno della riunione settimanale della Commissione impianti sportivi del Coni. L'ultimo via libera necessario per poter procedere con l'apertura del cantiere. Ma il via libera non è arrivato. L'organismo, chiamato a esprimere parere tecnico relativo alla funzionalità sportiva su progetti di impianti di valore uguale o superiore a 1 milione 32 mila 913 euro - e quello di Cantù di milioni ne vale 50 - ha infatti chiesto ulteriori integrazioni e modifiche. Il parere favorevole definitivo, insomma, potrebbe arrivare la prossima settimana, quando il palazzetto canturino tornerà a essere argomento di discussione. Volendo far professione d'ottimismo si potrebbe prendere come risultato positivo il fatto che se bocciatura avrebbe dovuto essere, sarebbe arrivata già ieri. Ma il momento, con la discussione sui ritardi nell'inizio dei lavori tornata a essere calda, e una segnalazione ufficiale all'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici in merito al project financing presentata dal centrosinistra, è di quelli particolarmente elettrici. E ieri la fibrillazione per conoscere il giudizio della commissione Coni era ovvia ed evidente, in piazza Parini e non solo. In concreto, è stata avanzata la richiesta di una serie di integrazioni alla documentazione, per esempio individuando e separando alcuni settori del pubblico e i percorsi utilizzati dai tifosi, così come si è chiesto di individuare l'area riservata ai disabili, i locali di primo soccorso, quelli tecnici e il tabellone elettronico. L'applicazione di varianti normative, in alcuni casi, a quanto pare previste per impianti di capienza oltre i 10.000 spettatori, anche se di fatto quello canturino ne avrà circa 7.000. Modifiche che ci si è già messi all'opera per effettuare, e da Cazzago San Martino, dal quartiere generale della Turra, la società che ha progettato, realizzerà e gestirà la struttura per i prossimi 30 anni, sono arrivate rassicurazioni sul fatto che per la prossima settimana tutto dovrebbe essere pronto per il secondo giudizio della commissione. Quello finale, ci si augura. Era stato lo stesso Luca Turra, responsabile tecnico del gruppo, ad imputare proprio alle lungaggini burocratiche i ritardi che si sono accumulati, replicando alle parole della famiglia Cremascoli, proprietari della Pallacanestro Cantù, che avevano espresso chiaramente la propria preoccupazione e amarezza nei confronti del Comune, perché al termine di una stagione sportiva straordinaria il cantiere del nuovo palazzetto resta ancora un'immutabile buca là dove sorgeva il Palababele. Nonostante si contasse di aprire il cantiere fin dallo scorso gennaio.
In particolare, la pratica era stata depositata il 27 maggio al Coni, ma un avvicendamento all'interno della commissione - il cambiamento del rappresentante dei Vigili del fuoco - aveva rallentato l'analisi del progetto, cha era dovuta ripartire da capo. Persino il calendario s'era divertito a giocare contro, dato che la scorsa settimana la commissione non s'è riunita perché a Roma si è festeggiata la ricorrenza di San Pietro e Paolo. «Siamo molto sereni - commenta l'assessore ai Lavori pubblici Umberto Cappelletti - Si tratta solo di piccole integrazioni alle quali si sta già lavorando e contiamo che la prossima settimana l'iter possa essere finalmente concluso». Nonostante la lontananza, visto che l'assessore si trovava in Brasile, in campo con la nazionale di basket over 50, gli aggiornamenti sono stati continui «ma si tratta di in un'attenzione che non deriva dalle polemiche degli ultimi giorni, ma dall'interessamento costante e quotidiano che l'amministrazione ha sempre avuto». E si dice tranquilla anche il sindaco Tiziana Sala: «Io spero di non doverlo vedere come tale. Si tratta di attendere solo una settimana. Ovviamente tutti noi avremmo preferito che la questione si chiudesse oggi (ieri per chi legge), perché in questa fase ogni giorno è straordinariamente importante, ma questo passaggio è indispensabile». Speranza diffusa, dalla società di basket ai tifosi. Che si aggrappano alle parole di Luca Turra, il quale ha assicurato che anche se il cantiere verrà aperto a fine agosto - ipotesi verosimile - verrà rispettato l'impegno a completare il palazzetto per l'inizio del campionato 2012-2013.

© RIPRODUZIONE RISERVATA