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Sabato 09 Luglio 2011
Cantù: combattenti e reduci
Il museo donato al Comune
La decisione dei familiari di Luigi Toppi - Nella sede di via Rebecchino fra i cimeli camicie rosse garibaldine e oggetti che spaziano dall'epoca napoleonica alla seconda guerra mondiale
Ciò in considerazione del fatto che questa raccolta «ha un indubbio valore storico, dato atto che i cimeli raccolti spaziano dall'epoca napoleonica al Risorgimento, dalla Prima guerra alla Seconda guerra Mondiale». E ciò in base alla valutazione effettuata dalla stessa giunta municipale nella sua deliberazione assunta lo scorso 1° luglio: vista la necessità ed opportunità di conservare il Museo «al fine di costituirne testimonianza per le generazioni future». In qualche modo questa ricognizione chiude la "querelle" che si era aperta nei mesi scorsi tra gli esponenti delle associazioni d'arma e la proprietaria dei locali,la Cooperativa "Sant'Ambrogio" sulla custodia dei beni stessi che diventano di proprietà comunale, non senza prima avere effettuato una sorta di inventario.
Quali sono i beni più cospicui di questo museo?
C'è anche la camicia rossa da capitano dei Mille Garibaldini di Luigi Mazzucchelli al Museo dei Combattenti di via Rebecchino. Inoltre è esposta la divisa da combattimento di un altro garibaldino nella III Guerra d'Indipendenza, Stefano Sampietro e di cui esiste anche una lapide nel museo con gli estremi della sua vita: nato il 15 ottobre 1842 e morto il 29 settembre 1929.
La Casa del Combattente conserva ancora, oltre alle divise dei Garibaldini, una serie di armi, borracce, maschere antigas, gavette, cinturoni di tutti i soldati che si sono poi distinti in tutte le successive campagne militari. Va ricordata anche la presenza nella sede di un quadro con tutti i partecipanti della classe 1889 alla Guerra di Libia, dove a Derna cadde Enrico Marzorati, mentre Angelo Montorfano fu decorato con una medaglia d'argento al valor militare.
Notevole è anche la galleria dei ritratti del Museo, che accanto al quadro di Luigi Mazzucchelli, affianca foto d'epoca con caduti e decorati al valor militare: il tenente Angelo Cavallotti, caduto sul fronte del Piave, i due aviatori Paolo Damiani e Lionello Bernasconi caduti in combattimento il 22 luglio e il 30 agosto del 1943. Legato alle memorie d'Africa, dapprima a Tripoli e poi in Etiopia è il missionario francescano canturino, monsignor Costanzo Bergna, morto ad Addis Abeba, durante un periodo di prigionia. Infine per non dimenticare, il grande libro dei Caduti e Dispersi in Russia.
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