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Sabato 09 Luglio 2011
Multe fino a 60mila euro
Trenta famiglie nei guai
Ad Albate il Comune di Como contesta il mancato allacciamento alla fogna. I cittadini: "Siamo qui da cinquant'anni. Neanche un preavviso. Pazzesco"
«Capirei - spiega Fiorenzo Nessi, residente al civico 2 di via Arcioni - se mi fosse stato elevato un verbale che mi impone di effettuare dei lavori per avere scarichi fognari meno inquinanti, ma qui siamo di fronte ad una sanzione elevata per il semplice fatto che una legge del 2006 ha imposto di avere un'autorizzazione per gli scarichi. Peccato che il Comune non ha mai voluto installare le condotte fognarie e gli abitanti da oltre 50 anni hanno concordato con lo stesso Comune la costruzione di pozzi neri e vasche di contenimento che vanno poi svuotate. Certo, è vero, qualcuno nella via Valbasca scarica direttamente nel torrente Segrada, ma lo ripeto ciò non accadrebbe se avessimo le condutture fognarie cui poterci allacciare. Trovarsi ora a pagare fino a 60mila euro per non risolvere all'origine il problema è un'assurdità». La norma violata nel verbale elevato dalla forestale il 21 giugno scorso è l'art. 124 comma 1 del decreto legislativo 152/2006, che recita semplicemente: «Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati». Peccato che nel caso specifico si tratti di opere già esistenti da 30 e più anni e che il Comune fino ad ora si è barricato dietro la scusa che la strada sarebbe privata (il condizionale è d'obbligo, dato che l'amministrazione recentemente ha acquisito la ex polveriera di Albate e con lei le servitù di passaggio che portano ad essa - tra cui proprio la via Arcioni - e che la strada è servita da pubblica illuminazione e servizio spazzaneve) per non costruire le rete fognarie ed evitare così lo spargimento di liquami putridi e sostanze inquinanti nel torrente Segrada. Insomma, per delle opere di urbanizzazione non fatte da un braccio della pubblica amministrazione, l'altro braccio della stessa pubblica amministrazione vessa i cittadini.
«Io ho quattro pozzi - spiega un'altra abitante di via Arcioni, Anna Maria Barbieri - e ogni anno pago di tasca mia 200 euro per farli svuotare da una ditta specializzata. Vedersi elevare una sanzione solo perché manca un foglio di carta che non sapevamo di dover avere è pazzesco». Adesso gli abitanti si stanno riunendo e hanno già contatto l'avvocato Lavatelli per cercare di capire come uscire da questa intricata vicenda.
Luca Marchiò
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