Homepage / Como città
Lunedì 18 Luglio 2011
Saldi, crollo dopo il botto
Svizzeri e turisti ci salvano
Il primo giorno di saldi a Como aveva fatto ben sperare. Ma dopo il primo assalto i comaschi hanno smesso di andare a caccia di offerte e promozioni
«Questo è un fenomeno nuovo - spiega Primavesi -. Anche i miei colleghi l'hanno rilevato. Una volta non era così. Si poteva acquistare tutto a inizio stagione e anche il budget era diverso. La merce spesso finiva prima del saldo e c'era addirittura bisogno di riassortire per avere qualcosa da scontare. Ora no. La partenza è stata davvero sorprendente. Ma poi c'è stato il crollo. Ci aspettavamo la corsa di tutti quelli che aspettavano i saldi per comperare, per esempio, i vestiti o gli accessori per il mare e invece niente. I comaschi non si sono più mossi». La tendenza è sovrapponibile al resto d'Italia e ancora di più della Lombardia in cui si registra un calo del 20 per cento. «Da noi, per fortuna, direi che ci si ferma sul 10 - spiega ancora il presidente di Confcommercio -. Però noi, di Como città, abbiamo avuto un paracadute che altre città non hanno. Turisti e svizzeri ci sono e comprano. Sabato per esempio c'erano molti svizzeri. Loro entrano e acquistano senza problemi soprattutto adesso che il franco è molto forte. E poi ci sono proprio tanti turisti». Dove mancano questi due fattori, le vendite ristagnano.
«È anche vero che nei saldi è normale il crollo dopo la prima settimana - prosegue Primavesi -. Però la partenza è stata talmente sorprendente che ci saremmo aspettati di più. Questo fase di stallo spinge i colleghi a proporre già le collezioni invernali per cercare di recuperare i clienti».
Leggi l'approfondimento sulla Provincia in edicola lunedì 18 luglio
© RIPRODUZIONE RISERVATA