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Martedì 19 Luglio 2011
Ticket, la stangata
costa 7 milioni a Como
In vigore il superticket da 10 euro su visite ed esami anche al Sant'Anna di Como: in provincia di Como la stangata si abbatte su 340mila persone e andrà incidere su 700mila ricette all'anno. Un salasso da 7 milioni di euro in dodici mesi, quasi 20mila euro al giorno.
Sono numeri davvero da brivido quelli emersi nelle ultime ore. Numeri che testimoniano l'impatto pesantissimo del ticket sulle tasche dei cittadini (dalla novità, stabilita con la manovra appena approvata in Parlamento, sono esclusi soltanto gli assistititi che godono dell'esenzione per reddito, età o malattia). «Nel 2010 abbiamo registrato 808.000 prescrizioni seguite da un pagamento, quindi relative a persone non esenti - rivela il direttore sanitario dell'Asl, Carlo Alberto Tersalvi - Ma bisogna tener presente che il 10% preferisce rivolgersi a strutture private e quindi va escluso». I conti sono presto fatti: i dieci euro in più si applicheranno su 720mila ricette. E un'altra sorpresa arriva dai dati sui cittadini che dovranno fare i conti con il superticket: «Sono 245mila - spiega Tersalvi - coloro che possono usufruire dell'esenzione per reddito, patologia o motivi anagrafici». E sul Lario arriva dunque a quota 60% (ben oltre il 40% citato a livello regionale) la percentuale di chi sarà costretto a pagare - in caso di visita specialistica o esame diagnostico - i dieci euro aggiuntivi. In totale, 340mila persone. Qualche esempio? Il ticket regionale fino a due giorni fa era pari a 36 euro per gli accertamenti medici complessi e da ieri è salito a 46. Parliamo di esami come risonanza magnetica, Tac, mammografia, colonscopia. Ma si sborsano 10 euro in più anche per la "prima visita" cardiologica, dermatologica, oculistica e ginecologica (in precedenza il ticket era a quota 22,50 euro), per il controllo successivo (prima 17,50 euro) e persino per il più semplice degli esame del sangue (da 4 euro è passato a 14), per quello delle urine e per le radiografie.
L'aumento, come detto, è scattato fin da ieri mattina. E tra i comaschi che affollavano il poliambulatorio del Sant'Anna, in via Napoleona, il malumore era evidente. «Nella giornata odierna, nelle vare sedi sul territorio - ha poi fatto sapere in serata l'azienda ospedaliera - hanno pagato la sovrattassa circa 1.400 pazienti». Alle 8 del mattino, la sala d'attesa in via Napoleona era piena e un cartello affisso all'ingresso avvisava tutti della poco piacevole novità legata alla manovra finanziaria: chi non è esente deve accollarsi dieci euro in più. Unanimi i pareri dei comaschi, raccolti sul posto: «Non trovo giusto - sottolinea Romana Gerletti - che si penalizzino regioni virtuose come la nostra, il meccanismo non funziona e alla fine ne fa le spese sempre il cittadino. Tra l'altro so che alcune regioni non hanno applicato l'aumento, mentre in Lombardia è scattato subito e anche questo mi fa arrabbiare». Antonia Castelli mostra sulla ricevuta la voce «quota ricetta» affiancata dall'indicazione «10 euro» e scuote la testa.
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