Comune, la politica brucia
settecentomila euro l'anno

Nel 2010 ben 68 consigli (340mila euro) per non produrre nulla. Bruciati 700mila euro l'anno tra sedute consiliari e stipendi del sindaco

a.savini

COMO Costi della politica: il Comune brucia 700mila euro l'anno tra sedute consiliari e stipendi di sindaco, presidente del consiglio, assessori. Nel 2010, l'aula di Palazzo Cernezzi si è riempita addirittura 68 volte (un record), per una spesa complessiva che sfiora i 340mila euro. In una sola serata se ne vanno, infatti, quasi 5 mila euro tra gettoni (ad ogni consigliere presente spettano 69,72 euro lordi a serata), retribuzione del personale, elettricità e quant'altro. Ma, a dispetto del gran numero di convocazioni, il consiglio ha prodotto pochissimo in termini di scelte sui temi importanti per la città e ha spesso gettato al vento intere sedute tra liti furibonde, insulti, cavilli e polemiche. Sono state approvate 59 delibere, si contano però sulle dita di una mano i provvedimenti che hanno avuto o avranno ricadute concrete: il disco verde al recupero dell'Arena del Sociale, dell'ex Cucchi e del Cressoni (iniziative di privati). Stop. L'adozione del piano integrato d'intervento per l'area Ticosa? Il documento è finito in un cassetto e lì sembra destinato a rimanere, visto che la società Multi ha dato l'addio all'operazione e si sta scontrando con il Comune in tribunale. In aula è stato tutto un fiorire di ordini del giorno e di mozioni sugli argomenti più svariati. Documenti generici che si trasformano quasi sempre in carta straccia. Poi ci sono stati i passaggi di rito legati al bilancio, tre delibere di indirizzo e poco altro, salvo il sì a nuove edificazioni: 8 le varianti o i piani adottati (in 6 casi dovranno comunque tornare in consiglio), 4 le approvazioni definitive, oltre a 2 modifiche di convenzioni e un permesso di costruire in deroga. Per un totale di quasi 500 nuovi appartamenti. E nel 2011, per ora, le cose non sono andate meglio: solo pasticci (il piano Argent, la vicenda del bar Cube) e caos (il lancio del tricolore, finito persino a "Striscia la notizia").
Il capitolo delle indennità? Vale 350mila euro l'anno e soltanto nel dicembre scorso ha subito un taglio (25% in meno per giunta e presidente del consiglio, mossa maturata nell'ambito della trattativa intavolata dal sindaco Stefano Bruni per evitare la sfiducia).

Approfondimenti su La Provincia in edicola giovedì 21 marzo

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Giovedì 21 Luglio 2011

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