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Sabato 23 Luglio 2011
Voglia d'impresa a Como:
ben 358 aziende in più
Boom sull'artigianato a Como, il 55 per cento sono attività individuale. La crisi non ferma l'iscrizione di nuove imprese. Fra aprile e giugno il saldo fra aziende iscritte al Registro Imprese (794) e cessazioni (436) è stato positivo: 358 nuove imprese attive in più nonostante la crisi.
Non sempre sarà vera impresa, per dirla col presidente di Confartigianato Como Marco Galimberti, ma col tempo potrebbe diventarlo, se dietro oltre alla necessità ci fossero anche una buona idea e voglia di fare.
Il dato comasco, diffuso da Unioncamere e elaborato da Infocamere attraverso la rilevazione trimestrale di Movimprese, è in linea con la tendenza generale che, nello stesso periodo, segnala in tutto il Paese un saldo positivo di 38.959 imprese in un recupero post-crisi che - spiega l'indagine - ha i numeri ma presenta una vitalità di sistema rallentata. Un dato che resta tuttavia inferiore a quello dello stesso periodo del 2010 "ma ben superiore ai dati del 2009 e del 2008).
Se le nuove iscrizioni, a livello nazionale, sono rimaste stabili intorno alle 107.000 unità, le cessazioni hanno visto fermarsi l'emorragia registrata nel secondo trimestre del 2010: il rimbalzo negativo ora è di 67.000 aziende che hanno chiuso i battenti: 7.500 aziende chiuse in più rispetto al secondo trimestre del 2010, un rimbalzo giudicato "lieve" da Movimprese.
Nella crescita, una buona percentuale (il 18,7%, pari a circa 7.000 aziende) "è frutto del lento ma continuo recupero delle imprese artigiane che, rispetto allo stesso periodo del 2010, fanno registrare un lieve aumento di iscrizioni" e, rispetto agli altri tipi di impresa, una significativa riduzione di cessazioni.
Una presenza rilevante, quella artigiana, che a Como vede oggi un totale di circa 19.000 aziende iscritte a fronte di un dato nazionale di quasi un milione e mezzo.
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