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Mercoledì 27 Luglio 2011
Frenata estiva della crescita
Poche illusioni per l'autunno
Ancora segno meno per il settore del legno-arredo, stabile il tessile, discreta la meccanica
E' come dire che la crescita è lenta di suo e che le notizie delle ultime settimane peggiorano le aspettative degli imprenditori da oggi a fine settembre. Nel quadro lombardo, Como presenta luci e ombre: fra il secondo trimestre di quest'anno e lo stesso periodo del 2010 la crescita regionale della produzione è stata del 4,9% per l'industria (era l'8,2% a inizio 2011) e dell'1,3% per l'artigianato, mentre Como si è posizionata al quinto posto per la produzione industriale con +5,9% e al secondo posto con un +2,8%, per quanto riguarda l'artigianato. Prosegue la tendenza che vede una crescita annua degli ordini esteri (+1,7% per l'industria) e un segno negativo (-1,3%) per quelli interni.
Crediamoci, non si può fare altrimenti. E introduciamo i dovuti cambiamenti. Personalmente, a 49 anni sto studiando l'inglese. Il mercato è negativo, ma non finisce il mondo: bisogna crederci e cambiare». Mauro Cazzaniga, presidente provinciale e regionale per il settore legno-arredo di Confartigianato, non si stupisce dell'aggiornamento di dati sostanzialmente stagnanti della produzione artigiana. Con realismo riconosce che «se c'è un dato regionale negativo sul settore, quel dato è nostro, di Como e della Brianza, e solo in parte del Varesotto. Ci riguarda da vicino e siamo i più colpiti». Nessuna sorpresa sui dati nemmeno per Gianluca Brenna, vicepresidente di Confindustria con delega per il Tessile: «Il primo trimestre dell'anno è stato più intenso e vivace a Como, al contrario del secondo, meno recettivo anche perchè è il periodo in cui vengono prodotti gli ordini per la stagione invernale, che non è quella tipica del Comasco».
Maria Giovanna Della Vecchia
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