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Giovedì 28 Luglio 2011
Duecento in coda
per un lavoro precario
Al Centro per l'impiego di via De Cristoforis a Como, in duecento e oltre si sono messi in fila per consegnare il modulo di avviamento a selezione per 43 posti di lavoro messi a disposizione dal Comune per operatori dei servizi di ristorazione scolastica e servizio nidi
La maggior parte, ovviamente, erano donne, di età media intorno ai 40 anni, qualcuna accompagnata dai figli, qualcuna dai genitori oppure dal marito o fidanzato, pochissimi gli uomini e gli extracomunitari. Ognuna di loro ha una storia alle spalle, una situazione familiare, esigenze e aspettative. C'è chi non ha mai lavorato e ora ne ha la necessità, chi ha perso il posto e cerca occupazione, chi ha dovuto lasciare il lavoro per dedicarsi alla famiglia e chi è costretta a rimboccarsi le maniche perché a perdere il lavoro è il marito. Per tutte o quasi il motto è «tentare tutte le strade», anche quelle che portano al lavoro precario e part time, sperando che prima o poi arrivi una sistemazione stabile che consenta di pianificare il proprio futuro.
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