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Sabato 30 Luglio 2011
Sempre più stranieri a Como
Solo gli italiani ci snobbano
Sono aumentati del 6,5% i turisti giunti in provincia di Como e del 4,5% le notti trascorse nelle strutture lariane. Arrivano buone notizie dalle statistiche dell'Amministrazione provinciale, che ha messo a confronto i flussi turistici del primo semestre di quest'anno con quelli del 2010.
Nel primo semestre sono arrivati sul Lario 27mila turisti in più (312mila in totale), con una crescita di 43mila notti (a quota 990mila). E tra le persone che hanno scelto il territorio comasco come meta per un viaggio, quasi 90mila hanno dormito in città, per un totale di 195mila presenze (permanenza media 2,1 notti). Da dove arrivano i visitatori stranieri? Germania (presenze stabili) e Regno Unito (+ 25%) restano saldamente in testa alla classifica, seguiti da Svizzera, Stati Uniti, Francia e Paesi Bassi (in calo del 26%). Balza all'occhio l'aumento delle presenze di russi (+ 54% a quota 14mila) e cinesi (+ 37% con 6mila pernottamenti in tutto). E la Provincia potrebbe avviare presto una nuova collaborazione proprio con gli operatori di una provincia cinese (se ne discuterà martedì con gli albergatori, in sede di cabina di regia).
«Le statistiche denotano una performance nel complesso positiva - commenta Patrizio Tambini, da poche settimane assessore al turismo di Villa Saporiti - nonostante la crisi economica e una stagione partita in sordina a causa delle festività pasquali particolarmente "alte" sul calendario. L'aumento degli stranieri è significativo e registriamo una sostanziale tenuta delle nazionalità classiche. La crescita - nota - non è fortissima ma prosegue ormai da qualche anno e raccogliamo i frutti del buon lavoro svolto dal mio predecessore Achille Mojoli, che ha mantenuto la delega al Marketing territoriale e naturalmente collabora con noi. Le deleghe sono state ridistribuite per motivi politici, io comunque porto avanti il programma impostato da Mojoli, anche perché da un punto di vista operativo non c'è differenza tra i settori».
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