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Domenica 31 Luglio 2011
Garzola, altro cemento
Esplode la protesta
In costruzione una nuova palazzina di 15 metri. Petizione dei residenti: "Così non si vedrà più il lago"
COMO «Con quel palazzo davanti, non vedremo più il cielo». Arriva una nuova colata di cemento a Garzola e i residenti alzano la voce. Hanno avviato una petizione, nei prossimi giorni consegneranno le firme raccolte nel quartiere al sindaco Stefano Bruni e all'assessore comunale all'Edilizia privata Maurizio Faverio. Protestano contro la costruzione di un edificio alto 15 metri e mezzo, tra via Bernasconi e via Facchinetti, affacciato sulla città. Il cantiere è ancora alle battute iniziali, ma una gru gialla campeggia nella zona (la si nota anche dalla convalle). I cittadini non hanno digerito il progetto e mettono sotto accusa le dimensioni della palazzina, l'impatto sul paesaggio e l'eccessiva vicinanza rispetto alle case già esistenti. Tra i più infuriati ci sono, non casualmente, Loredana Romanò e Aldo Tanera, i coniugi che vivono nell'edificio alle spalle del terreno su cui sorgerà il nuovo immobile. «Supererà di cinque metri l'altezza di casa nostra, in sostanza ci toglierà la luce - sottolineano - Inoltre la distanza rispetto alle abitazioni circostanti sembra in linea con i carrugi di Genova piuttosto che con Garzola. E oscurerà la vista del lago a tutti coloro che si concederanno una passeggiata verso l'eremo di San Donato».
Il testo della petizione che sta passando di mano in mano recita: «Siamo cittadini che hanno deciso di dar voce al proprio vivo disappunto per quello che si preannuncia come un "mostro edile" in via di edificazione sulla nostra splendida collina. La stampa locale si è più volte occupata della recente costruzione di insediamenti abitativi che avevano pesantemente alterato lo skyline del "balcone di Como". Chiunque, guardando dalla città verso Garzola, può rendersene conto. Pensavamo di averle viste tutte, ma ci sbagliavamo»
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