Cantù, i profughi da settembre
Il prefetto: niente summit

L'incontro in municipio avrebbe dovuto svolgersi mercoledì sera, ma è stato bloccato sul nascere: a decidere è solo il tavolo di confronto provinciale - Gli extracomunitari verranno affidati al volontariato e alle parrocchie

l.barocco

CANTU' Un primo sondaggio con i rappresentanti delle parrocchie e la Caritas. Per capire dove poter trovare, a Cantù, un tetto ai profughi in arrivo dal Nordafrica. Da settembre, la città potrebbe fare la sua parte nell'accoglienza per l'emergenza Libia. Già oggi,venerdì, è fissato un incontro con i servizi sociali, a cui sono state invitate le realtà collegate alle parrocchie. Si prevede che non sarà il comune di Cantù a gestire direttamente l'ospitalità ai rifugiati. Destinati - almeno in città - a finire sotto la responsabilità esclusiva delle associazioni cristiane. Rinviato di un mese, invece, il secondo appuntamento del tavolo del territorio canturino. Convocato dal sindaco di Cantù e fissato per mercoledì - l'altroieri - in Villa Calvi. Erano invitate le forze dell'ordine, gli operatori del settore solidarietà e i sindaci della zona. Ma l'incontro è stato annullato con un giorno d'anticipo. Dopo che il prefetto di Como, con una circolare a tutti i sindaci, ha ricordato l'importanza del coordinamento a livello provinciale.
Nelle giunte del territorio, l'argomento principale di questi primi giorni d'agosto è l'accoglienza ai profughi. Un periodo non facile, data la contemporaneità delle ferie.
Ulteriori particolari nell'articolo pubblicato su La Provincia

Homepage / Cantù - Mariano

Venerdì 05 Agosto 2011

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