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Venerdì 12 Agosto 2011
Cantù, fiera del Crocifisso
C'è il progetto per salvarla
La manifestazione, giunta all'edizione 109, dovrebbe svolgersi a ottobre, ma mancano i soldi: gli organizzatori stanno valutando una nuova formula per mantenere la mostra zootecnica, diminuendo lo spazio per il bestiame e inserendo un mercato di prodotti locali
Ma forse, per quest'anno ma probabilmente anche per il futuro, la soluzione è stata trovata: una piccola rivoluzione - o meglio, un cambiamento di formula - che darà meno spazio agli animali in mostra e che punterà maggiormente alla valorizzazione dei prodotti del territorio, con bancarelle e banchi d'assaggio dei sapori brianzoli.
La conferma arriva direttamente da Francesco Marzani, storico macellaio canturino e responsabile operativo della fiera del Crocifisso, che prima di tutto smentisce le voci, circolate nelle ultime ore, di una possibile chiusura della manifestazione o, addirittura, di un'edizione senza bestiame, quindi senza l'aspetto puramente zootecnico. Il progetto è ancora in fase di definizione, ma le linee guida sono già state tracciate. In pratica, delle due aree destinate al bestiame che venivano allestite nella zona di via Brighi, ne rimarrà soltanto una, la più piccola. La zona più grande, invece, verrà riconvertita in una sorta di mercato agricolo, in collaborazione anche con l'amministrazione provinciale. A contorno, ci dovrebbe essere anche una esposizione di mezzi agricoli storici, proprio con l'intenzione di valorizzare le produzioni locali. Sempre in quest'ottica, in collaborazione con la Protezione civile di Cantù, dovrebbe essere allestito un tendone dove far assaggiare i sapori della Brianza, in particolare la carne.
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