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Domenica 14 Agosto 2011
Solo tre i giudici di pace
Tribunale in difficoltà
Personale all'osso: liti tra vicini, risarcimenti per infortuni. Una media di 4mila cause all'anno rischiano l'impasse
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A Como, dal prossimo mese di settembre, saranno soltanto tre i giudici in servizio, contro gli undici previsti in pianta organica. La pianta organica è senz'altro sovradimensionata ma, come precisa la coordinatrice dell'ufficio - l'avvocato Micaela Bianchi - restare in tre sarà un problema: «Per poter fare fronte alle necessità dell'ufficio dovremmo essere almeno in sei».
Oggi l'attività degli uffici è sospesa fino al 15 settembre, data per la quale è prevista la ripresa dei dibattimenti. Alla riapertura la situazione sarà delicatissima. Negli ultimi mesi hanno abbandonato in tre, tutti per limiti di età. Il prossimo ad andarsene è anche il solo che si occupi di contenziosi di tipo penale. La coordinatrice non fa mistero di una certa preoccupazione: anche perché il tasso di litigiosità dei comaschi sembra in crescita, così come in crescita evidente è il numero di cause che finiscono sul tavolo del giudice per una sempre più diffusa tendenza a non saldare i propri debiti: «Colpa della crisi - spiega l'avvocato Bianchi - Molte, troppe persone non hanno soldi per pagare».
Alle cause vere e proprie, si aggiungono i cosiddetti decreti ingiuntivi e, almeno per il 2010, circa un migliaio di archiviazioni all'anno. Ai giudici di pace, la legge delega più o meno sempre le medesime faccende. Dal punto di vista della giustizia penale, sono chiamati a discutere reati di ingiurie, minacce, di lesioni, sia pure sotto i venti giorni di prognosi. Nella maggior parte dei casi si tratta di lesioni colpose, più spesso derivanti da incidenti stradali. Le udienze si svolgono quattro giorni a settimana, escluso il mercoledì. «Il problema - dice ancora la coordinatrice - è che i trasferimenti sono ancora bloccati, così non esiste neppure la possibilità che qualcuno chieda di poter venire qui a darci una mano». Il paradosso è che, congegnato per rendere la giustizia più rapida, l'ufficio dei giudici di pace rischia invece di rallentarla.
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