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Lunedì 22 Agosto 2011
Cantù, gli elenchi dei redditi
Oscurati, gli ultimi del 2005
Da allora gli elenchi non sono più disponibili né alla sede dell'Agenzia delle Entrate che in Municipio - Disattesi due decreti del Presidente della Repubblica, gli elenchi dovrebbero essere consultabili e pubblici
L'argomento torna d'attualità in questi giorni, in cui si parla della manovra di Ferragosto. I tanti aspetti del decreto legge prevedono anche il «contributo di solidarietà», prelievo fissato per i prossimi tre anni. Chi ha redditi superiori a 90mila euro lordi, pagherà il 5 per cento in più ogni anno. Chi supera i 150mila euro lordi, il 10% in più ogni anno. Contributo, non tassa. Quindi, deducibile dalle imposte. Il cosiddetto contributo si aggirerà, di fatto, tra il 3% e il 7%. E dovrebbe esserci una soglia di sbarramento per i redditi più alti.
Logico chiedersi quale parte avrà Cantù nel contributo di solidarietà. Invece, è impossibile saperlo. In alcuni uffici del comune, in queste settimane, hanno appena terminato l'inventario di tutta la documentazione ricevuta nel corso dell'anno. Anche stavolta, non c'è l'elenco con i redditi dichiarati dai cittadini. Un andazzo non attribuibile al comune, ma che prosegue senza nessuna motivazione apparente da ormai tre anni. Un faldone cartaceo, prima. E file salvato su supporto magnetico dopo. Trasmesso infine per la prima e ultima volta via Internet, nel 2008.
Da quell'anno, non è stato possibile avere i dati nemmeno dall'Agenzia dell'Entrate di Cantù, dove avevamo provato a rivolgerci in passato. A quanto è dato capire, sembra che l'ufficio competente sia Milano, il quartier generale a livello regionale. Da lì dovrebbero essere inviati gli elenchi verso il territorio. Ma a prescindere da chi debba intervenire, è purtroppo la sostanza a non cambiare. Gli elenchi, anche a non voler far rimpallare da un ufficio all'altro le responsabilità, non esistono più. Il perché, è un mistero.
Nell'edizione odierna del nostro quotidiano ulteriori particolari.
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