Partito alla Sighignola
l'abbbattimento dell'ecomostro

Aperto il cantiere per la demolizione delle le strutture in cemento della funivia mai completata e quindi mai entrata in funzione. Per trasportare il materiale sanno utilizzati anche gli elicotteri

LANZO D'INTELVI E' stato aperto lunedì il cantiere per l'abbattimento dell'ecomostro della Sighignola, le strutture in cemento della funivia mai completata e quindi mai entrata in funzione. A lavoro per la demolizione dell'ingombrante rudere, sul balcone d'Italia, un'impresa svizzera incaricata dal Comune elvetico di Arogno.
Per il trasporto del materiale di risulta saranno utilizzati anche gli elicotteri, mentre ilComune di Lanzo Intelvi - così come previsto dall'accordo di programma - darà tutto il supporto logistico necessario allo smaltimento degli scarti.
I lavori proseguiranno per almeno un paio di mesi, fino a quando la struttura sarà completamente rasa al suolo. Se nei primissimi giorni, si procede con l'installazione delle impalcature, l'opera di demolizione dovrebbe comunque iniziare già entro le fine della settimana.
I costi dell'abbattimento sono a totale carico del Comune di Arogno che ha avuto il parere favorevole del patriziato locale, proprietario dell'area dove insiste il vecchio impianto, e dal governo centrale svizzero che ha finanziato gran parte dell'intervento.
Ci sono voluti quarant'anni - tanta l'attesa - per rimarginare una tra le più brutte ferite mai inferte al paesaggio della Valle d'Intelvi e del Canton Ticino.

Leggi l'approfondimento su "La Provincia" del 23 agosto

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