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Martedì 23 Agosto 2011
Boom dell'azzardo a Como
Sale da gioco in aumento
Il prezzo più caro della recessione economica è il gioco d'azzardo. Slot e gratta e vinci sono, secondi alcuni, una nuova piaga sociale. Un comasco su otto è disposto a rinunciare a tutto, o quasi, pur di tentare la fortuna con le lotterie istantanee o le slot machine
In soli dodici mesi, le attività legate al mondo del gioco d'azzardo è aumentato, in provincia di Como, di oltre il 38%. Difficile definirla una piaga sociale, ma di certo la morbosità per le lotterie istantanee, i bingo, i video poker e tutto questo tipo di attività che orbita attorno a Internet, rappresenta un campanello d'allarme, potenzialmente in gradi di trascinare sul lastrico migliaia di persone.
«Il tema è sia sociologico che psicologico, esiste una predisposizione su fenomeni biologici, ambientali e psicologici. È un fenomeno che rientra nel sistema delle dipendenze e, come tale, deve fare riflettere. In un momento in cui tutto va male, in cui la recessione sembra essere una costante, al posto di tirare i remi in barca ci si aggrappa alla fortuna, all'azzardo, che diventa dipendenza. È davvero inquietante, ma il giocatore compulsivo raggiunge la soddisfazione proprio in questo modo, contrapponendo il piacere al rischio - commenta lo psicologo Fabio Rezzonico -. È una situazione paradossale ma reale, resa se possibile ancora più grave dal fatto che sia lo Stato a favorire questa dipendenza senza spiegare che può produrre effetti simili ad altre».
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