Homepage / Como città
Martedì 23 Agosto 2011
Paratie, il fermo cantiere
costa 8000 euro al giorno
Nel contratto si quantifica in 1085 giorni il termine per la conclusione dell'opera (già scaduto a gennaio, ma su questo hanno pesato gli stop imposti dal Comune) e si prevede una penale di 7.755 euro per ogni giorno di ritardo. Soldi che, a questo punto, potrebbe essere la stessa azienda a chiedere al Comune
Il commissario - entro due mesi - presenterà una relazione dettagliata al tribunale e, a quel punto, si deciderà se sussistono le condizioni per un piano di risanamento aziendale. È chiamato a controllare i conti, a incassare i crediti che Sacaim vanta e a valutare la sostenibilità della prosecuzione dei lavori.
E per quanto riguarda Como le possibilità di incassare dei soldi e abbandonare i lavori non è remota. Andando con ordine c'è innanzitutto il nodo delle penali. Nel contratto si quantifica in 1085 giorni il termine per la conclusione dell'opera (già scaduto a gennaio, ma su questo hanno pesato gli stop imposti dal Comune) e si prevede una penale di 7.755 euro per ogni giorno di ritardo. Soldi che, a questo punto, potrebbe essere la stessa azienda a chiedere al Comune, visto che sono stati ampiamente superati i sei mesi di fermo cantiere a disposizione dell'amministrazione comunale.
Ma l'azienda potrebbe addirittura stracciare il contratto. Lo prevede l'articolo 16 che regolamenta la sospensione e la ripresa dei lavori. Nel dettaglio si legge che «il responsabile unico del procedimento (nel caso di Palazzo Cernezzi l'ingegner Antonio Ferro, ndr) potrà per ragioni di pubblico interesse o necessità, ordinare la sospensione dei lavori per un periodo di tempo che, in una sola volta o nel complesso se a più riprese, non superi un quarto della durata complessiva prevista per l'esecuzione dei lavori stessi e mai per più di sei mesi complessivi».
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola martedì 23 agosto
© RIPRODUZIONE RISERVATA