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Giovedì 25 Agosto 2011
Se si uniscono con Como
fanno mezza Svizzera
Una ipotetica, immensa regione insubrica - così come prospettato per una ennesima volta in questi giorni, per scherzo ma non troppo - ospiterebbe così più di cinque milioni di abitanti, due milioni e 160 mila escludendo Milano, provincia che pure meriterebbe di farne parte.
Dalla fusione con il Canton Ticino uscirebbe una regione, ovviamente autonoma, popolosa più di mezza Svizzera (la Confederazione conta, attualmente, sette milioni e 886mila abitanti) e con un tessuto economico produttivo con pochi eguali al mondo.
Impossibile? In questa Italia stravolta dalla crisi che riscopre campanili e rioni pur di non cedere il passo alle cesoie del Governo, è lecito fantasticare anche sul futuro di un'area geografica che, pur priva di una unità amministrativa, in realtà esiste da sempre. La chiamano Regio Insubrica, e oltre ad essere un territorio che qualcuno vorrebbe esteso addirittura dal Po al Gottardo (vedere, per credere, il bel sito internet dell'associazione «Domà Nunch», che in dialetto significa «solo noi»)è anche un ente transfrontaliero, che esiste da anni e che in silenzio tesse una rete fittissima di rapporti tra Como, Varese, Verbano e il Ticino, con l'aggiunta recentissima delle province di Novara e Lecco.
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