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Sabato 27 Agosto 2011
Family Foxx, il rap comasco
che spopola su internet
Sono nu piccolo gruppo di cinque amici che dalle parti di Rebbio hanno girato un video cliccatissimo su Youtube. "Ci conosciamo da anni ma a tenerci uniti è sempre la musica"
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Loro sono una piccola "crew" - una band, avremmo detto un tempo - di giovanissimi rapper comaschi, la «Family foxx», e il video de «La mia pistola», canzoncina orecchiabilissima dal testo affatto banale (loro direbbero che ha il "flow" giusto, cioè il giusto ritmo) spopola su internet, tra coetanei comaschi ma non solo.
Loro snocciolano nomi veri e soprannomi di rigore. Sono Andrea Scigliano, vent'anni di San Fermo, più noto come «Sciglio-Mc», Daniele Marangon, 26 anni di Prestino, detto «Daniemme», Emmanuel Doné, 21 anni di Grandate, «J Foxx» oppure «Jere», Ivan «Slow Foxx» Botta, 18 anni di Rebbio, Ernest Nimako, di Como, al secolo «Erny Foxx», e la giovanissima Veronica Cecere, 19 anni, di Cadorago.
«Ci ha messo insieme la musica», racconta Sciglio, che con «J Foxx» canta sia nel video «La mia pistola» sia in «Noi come l'oro, voi come loro», altro pezzo da 30mila contatti online. Fanno tutto loro: «Ci siamo comperati la telecamera e la macchina fotografica, poi piano piano abbiamo iniziato a girare e a montare i nostri lavori». Non solo musica ma anche Jerk, un tipo di danza che spopola tra le ultime generazioni, un mix tra la vecchia breakdance e un hip-hop acrobatico.
L'ultimo video è interamente girato a Rebbio, autoprodotto. Loro cantano a ballano, tatuatissimi, tra le scalinate della parrocchia e i murales dell'oratorio o del campo di calcio del liceo scientifico, in un angolo di città un po' scalcinato ma pieno di luce, in cui telecamere e obbiettivi danno il meglio di sé.
«Vivo nel delirio della mia città - canta Sciglio - dove la gente fa solamente blablabla».
I sogni, ovviamente, vanno al galoppo. E con questi numeri su internet, qualcuno comincia a sperare che il rap diventi qualcosa più che un passatempo. Andrea, che ha girato un paio d'anni con un gruppo hip hop lombardo piuttosto conosciuto, vorrebbe che per tutti loro la musica diventasse anche una forma di sostentamento: «Di soldi, per il momento, se ne vedono pochi, ma iniziamo ad avere qualche contatto con le case discografiche, e chissà che prima o poi non ne esca qualcosa». Le rime, intanto, scorrono sul loro "flow", il ritmo che i bravi rapper calibrano su testi dal contenuto sempre un po' arrabbiato: «Ho un colpo pronto per chi mi ha tradito ne ho un altro per chi ci ha provato ma non ci è riuscito... Qui non basta avere soldi in tasca, vestirsi di marca, girare in riva al lago con la barca... Andare in giro facendo i papponi senza lavoro perché tanto il papi c'ha i milioni... Tanti sldi dentro al portafoglio, al polso l'orologio d'oro di tuo nonno, la catenina della nonna, la macchina del papi, ti senti il capo dei capi sopra al Maserati...».
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