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Mercoledì 31 Agosto 2011
Il vescovo: "Como svegliati
Sei brutta e cattiva"
Monsignor Coletti: «Se perdiamo la bellezza, questo valore apparentemente astratto e inafferrabile alla ragione geometrica, forse perdiamo anche la bontà»
Monsignor Coletti nel suo messaggio alla città per la festa di Sant'Abbondio dà un segnale di speranza per uscire dall'atmosfera diffusa di tristezza e insoddisfazione, che sta nello stupirsi del positivo che si vede con gli occhi e con il cuore. Usa e ripete più volte parole come verità, bene e bellezza. «Se perdiamo la bellezza, - dice Coletti - questo valore apparentemente astratto e inafferrabile alla ragione geometrica, forse perdiamo anche la bontà. E la verità profonda delle cose. Rischiamo davvero un mondo brutto e cattivo, abitato da esseri umani pensanti e volenti, brutti e cattivi».
Il vescovo parla dello «spettacolo di tanti imbrogli, corruzioni e malaffari, compiuti da grandi personaggi della finanza o del mondo politico», ma non solo: «Che dire a proposito della diffusione di tanta illegalità di basso profilo che inquina i comportamenti della gente semplice come noi? Anche in piccole cose e in circostanze molto concrete: dalla scelta di pagare il dentista "in nero", all'astuzia nell'approfittare dell'errore della cameriera che ci presenta un conto sbagliato a mio favore; dalla pigrizia voluta e programmata sul posto di lavoro ("tanto il mio misero stipendio lo prendo lo stesso") alla scelta di accettare un regalo o un favore da parte di qualche personaggio potente, nella vana speranza di non essere messo nella lista di coloro che dovranno garantire il contraccambio, con gli interessi».
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