Homepage / Como città
Mercoledì 31 Agosto 2011
Dal militare all'università
Dodicimila beffati a Como
Chissà come si sente, dall'altra sera chi versava i contributi: dal 2012, non varranno più il riscatto della laurea e del servizio militare, cioè non possono più essere sommati agli anni effettivi di lavoro per maturare il diritto alla pensione di anzianità.
«Un riscatto da 185.000 euro: un caso limite - commenta Amleto Luraghi, sindacato pensionati Cgil - Sono invece migliaia i casi di lavoratori comaschi, nati tra il 1946 e il 1951 che, avendo un età compresa tra i 60 e i 65 anni, erano ormai sulla soglia della pensione e non potranno accedervi: non vale più il riscatto del servizio militare. È un impatto devastante. Si tratta degli uomini che hanno cominciato a lavorare a 20 - 25 anni e a versare i contributi: i 40 anni di lavoro ora devono essere effettivi, a prescindere dall'età anagrafica, ma considerando le finestre, cioè l'anno e i mesi in più di lavoro richiesti dopo aver maturato il diritto alla pensione, resteranno al lavoro per 42 anni ed oltre».
Secondo stime sindacali, sono circa 2.500 ogni anno i nuovi pensionati (solo uomini) che si congedano dal lavoro per anzianità. Significa che sono circa 12.000 i lavoratori comaschi che pensavano al collocamento a riposo nel giro dei prossimi cinque anni. «Invece, sarà un massacro, il massacro della povera gente», si indigna il segretario provinciale della Cisl, Fausto Tagliabue.
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola martedì 31 agosto
© RIPRODUZIONE RISERVATA