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Mercoledì 31 Agosto 2011
Lomazzo: la maestra
diventa suora
Da insegnante di scuola materna all'ordine del Preziosissimo sangue. Sabato, in una cerimonia al Duomo di Milano, Sabrina Berardinelli farà la professione di fede perpetua.
Quando ha sentito la vocazione e com'è cambiata la sua vita?
«Il mio è stato un cammino piuttosto lungo, ho sentito per la prima volta la vocazione attorno ai 19-20 anni, ma con lo studio e il lavoro non era semplice rispondere a quella chiamata, mi sono comunque sempre più avvicinata alla preghiera. Il Signore ha però continuato a chiamarmi con forza e, a un certo momento, ho deciso che dovevo dare tutta me stessa. Il 4 novembre del 2001 ho iniziato i due anni di noviziato di Probandato a Monza, dopo il noviziato nella zona di Lecco, sono arrivata alla prima professione di fede il 18 settembre del 2005 mentre a Veduggio con Colzano, dove mi sono impegnata per cinque anni in parrocchia e nella scuola materna: dopo essermi diplomata nel 1987, avevo seguito alcuni ragazzi portatori di handicap alla Manera e a Rovellasca. Per cinque anni ho poi insegnato alla scuola materna parrocchiale San Giorgio di Bregnano. Durante i due anni di noviziato ho però lasciato tutto, dedicandomi soltanto allo studio; attualmente sono stata destinata in Valsassina».
In anni nei quali le vocazioni sono in calo, cosa ha provato entrando in convento?
«Penso che i giovani, che si trovano spesso in mezzo alla musica assordante, abbiano paura del silenzio e siano anche troppo abituati alle comodità. Così faticano a sentire la chiamata del Signore. Entrare in convento ha certamente significato dover rinunciare a qualcosa, ma per qualcosa di molto più grande, che ci ha insegnato Gesù con il suo sacrificio per tutti noi».
Leggi l'intervista completa su "La Provincia" del 31 agosto
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