Wikileaks, nei file segreti
i traffici illegali di Como

Wikileaks ha messo su internet oltre 250mila rapporti riservati della diplomazia statunitense. Tra questi anche diversi cablogrammi dedicati a Como o, meglio, ai suoi traffici. Da quelli di droga a quelli di uomini

COMO - L'antivigilia di Natale del 2009 dall'Ambasciata statunitense di Roma parte un cablogramma «confidenziale» diretto al dipartimento di Stato a Washington e alla sede centrale dell'Fbi. Oggetto: il nome di tre sospetti terroristi legati da Al Qaeda.

Tra questi anche Lofti Ben Rihani, il presunto kamikaze residente in via Bolgeri a Barni per diverso tempo dopo gli attentati dell'11 settembre e protagonista, secondo l'intelligence, di un attentato suicida a Baghdad nel 2003. Nella nota inviata dall'ambasciata Usa la richiesta di non cancellare il nome del terrorista "comasco" dalla lista dei ricercati: «Nonostante sia catalogato come "deceduto"» non esiste infatti «la prova della sua morte».

Il cablo "09ROME1405" non è che uno dei file segreti svelati da Wikileaks, che ha messo su internet oltre 250mila rapporti riservati della diplomazia statunitense. Tra questi anche diversi cablogrammi dedicati a Como o, meglio, ai suoi traffici. Da quelli di droga a quelli di uomini.

È il settembre 2004 quando dall'ambasciata di Ankara, in Turchia, parte un messaggio indirizzato al dipartimento di Stato a stelle e strisce. Il tema è il «traffico di uomini, il nuovo business delle mafie». Nel rapporto si cita la crescente influenza delle organizzazioni malavitose cinesi:, impegnate in veri e propri tratte di schiavi: «Trafficano le loro vittime - si legge nel rapporto - camuffandoli da turisti e utilizzando falsi passaporti». Tra le vie utilizzate «quella attraverso Como e la Svizzera».

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