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Lunedì 05 Settembre 2011
Rubati a Como tre milioni
con la tangente Penati
La procura ipotizza la corruzione per l'affare Serravalle, costato caro alle casse di Palazzo Cernezzi a Como
È tutta questione di causa ed effetto, questa storia di denaro dei cittadini lariani evaporato nel nulla.
Causa: «Mi sono incontrato con Penati un giorno, credo quello precedente alla notizia dell'acquisto della quota di Serravalle da parte della Provincia di Milano e Penati mi ha parlato di questa operazione dicendomi che gli avrebbe consentito la restituzione dei soldi che mi doveva», racconta il grande accusatore del politico Pd, l'imprenditore Piero Di Caterina. Effetto: nell'estate del 2005 la Provincia di Milano fa incetta di azioni della società Serravalle per ottenere il pacchetto di maggioranza e le paga a carissimo prezzo. E l'imprenditore Marcellino Gavio incassa una plusvalenza di 179 milioni di euro e ringrazia.
Causa: il Comune di Como, proprio in quelle settimane, voleva vendere un milione e 800mila azioni di Serravalle e contava di guadagnarci non meno di 13 milioni di euro. Il blitz di Penati, che ha fatto incetta di quote non già chiedendo prima ai soci pubblici ma puntando dritto sul privato Gavio, fa perdere di valore le azioni di Palazzo Cernezzi. Effetto: Como "svende" a 6,06 euro ad azione (contro gli 8,973 pagati da Penati a Gavio) il suo 1%, perdendo circa 3 milioni di euro, almeno stando alla stima sul prezzo delle azioni fatta dai periti della procura di Milano.
Tutto molto sospetto.
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