Sciopero in uffici e fabbriche
Ma la Cgil non riempie la piazza

Sciopero della Cgil anche a Como. Adesione del 58% dei lavoratori secondo il sindacato che indica in un migliaio le persone presenti ieri in piazza Vittoria. Poco meno del 16% secondo le rilevazione di Confindustria.

COMO Sciopero della Cgil. Adesione del 58% dei lavoratori secondo il sindacato che indica in un migliaio le persone presenti ieri in piazza Vittoria per i comizi e il presidio concluso con «Bella ciao». Poco meno del 16% secondo le rilevazione (a campione) di Confindustria nelle aziende iscritte. Secondo fonti della Polizia, i dati sulla partecipazione in piazza sono diversi: trecento presenze al massimo. A vista, quasi la metà pensionati, un gruppetto di giovani «non più disposti a tutto», come qualcuno portava scritto sulla T- shirt; schierati i dirigenti sindacali e molteplici i delegati, più donne del solito. E a due donne la parola, all'applaudita onorevole Licia Badesi e a Licia Viganò, sindaco di Orsenigo, che ha descritto la stretta sui Comuni e le ricadute sui cittadini e sulle imprese. «Qualunquismo ed oblio - ha detto Licia Badesi - rendono tutto uguale: destra e sinistra, Caino ed Abele, Cristo e Barabba, i partigiani e i ragazzi di Salò».
Le adesioni, come riporta la Cgil, sono il 60% per l'Asf e l' 81% per la navigazione laghi; nel metalmeccanico, si è registrata una punta tra l'80 e il 90% alla Glaston Italy di Bregnano, mentre hanno raggiunto il 50 - 70% le adesioni nelle aziende Dell'Orto di Cabiate, Dana di Montano Lucino ed Ome di Erba; 60% in dogana, 10% nel Comune di Como, chiuse per sciopero la Pinacoteca e i nidi di Lora e di Monteolimpino; anche qualche banca non ha aperto gli sportelli e secondo diversi delegati «nelle fabbriche e negli uffici, abbiamo trovato consensi inaspettati: la gente non ce la fa più ed è sempre più preoccupata per il futuro».
Tessili: secondo i primi dati raccolti dal segretario di categoria, Francesco Di Salvo, «adesioni del 40% alla Ratti e alla Mantero».
La nota della segreteria Cgil sottolinea «un buon risultato, considerato il periodo particolare. Scioperare da soli, senza gli altri sindacati, è sempre difficile». Ammette invece lo scarso successo Giuseppe Donghi, segretario metalmeccanici della Fiom. «Si poteva fare di più. La mobilitazione è partita tardi».

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Eco di Bergamo Lo sciopero a Como