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Venerdì 09 Settembre 2011
Lenno: «Non posso dire
chi ci ha dato 4 milioni»
Chi è il misterioso benefattore che per l'osservanza di un voto o per ricordare una persona cara si appresta a sborsare una somma ingente per acquistare l'Abbazia dell'Acquafredda con lo scopo di ripristinare uno dei poli della spiritualità più belli e più noti d'Italia? Il superiore provinciale dei Cappuccini della Lombardia, padre Raffaele Della Torre, conferma che «l'interessato vuole restare nell'anonimato»
Il superiore provinciale dei Cappuccini della Lombardia, padre Raffaele Della Torre, conferma che «l'interessato, almeno per il momento, vuole restare nell'anonimato».
Il frate che personalmente ha seguito i primi approcci e tuttora riveste un ruolo guida dell'operazione, si limita a aggiungere che i «doveri riferiti alla sua posizione impongono dei vincoli che devono essere rispettati».
«L'unica cosa che posso comunicare - dice padre Raffaele - è che questa persona, non posso precisare se uomo o donna, ha ampie vedute ed è dotata di elevato spirito caritatevole. Si è appassionata alle sorti dell'abbazia cara al cuore delle comunità lariane, e si è fatta avanti con lo scopo di ridare prestigio a un bene esclusivo che sarà giustamente valorizzato».
Leggi l'approfondimento su "La Provincia" del 9 settembre
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