
Homepage / Como città
Sabato 10 Settembre 2011
"Ma che cemento libero
Il 30 settembre stop totale"
Belotti (Regione): "In 20 giorni impossibile far danni. E non ci saranno proroghe per chi ha il Pgt"
L'assessore regionale al Territorio, Daniele Belotti (Lega), replica all'allarme lanciato nelle ultime ore dal Pd sugli effetti negativi del "decreto sviluppo" che, da lunedì prossimo, prevede il passaggio solo in giunta (e non più in consiglio comunale) per i piani attuativi conformi al Piano regolatore.
Il caso era stato sollevato da Mario Lucini (capogruppo a Palazzo Cernezzi), mentre Luca Gaffuri (capogruppo in consiglio regionale) aveva chiesto un provvedimento immediato della Regione per evitare guai: «Non ci sono i tempi tecnici e non avrebbe nemmeno molto senso - risponde Belotti - Tra pochi giorni, il 30 settembre, è infatti già previsto lo stop ai piani attuativi in tutti quei Comuni che non hanno adottato il Piano di governo del territorio e Como è fra questi. Non abbiamo alcuna intenzione di introdurre proroghe, la data non cambierà». Secondo l'assessore, «non c'è quindi il tempo materiale per consentire colate di cemento, anche se una giunta comunale per assurdo volesse farlo».
«Si è creata effettivamente una "finestra" di una ventina di giorni - ammette - ma non vedo rischi di alcun genere, l'opposizione grida allo scandalo senza motivo. Tra l'altro - aggiunge - l'edilizia è in crisi, a Como avete visto che persino l'asta per l'area del vecchio Sant'Anna è andata deserta. Altro che cementificazione, insomma. Il problema semmai è quello opposto, bisogna aiutare il settore a riprendersi e per questo stiamo preparando un nuovo "piano casa" che approderà a breve in commissione e poi in consiglio. L'obiettivo - spiega l'assessore - è ultimare tutto entro il 10 novembre (come prescrive il decreto sviluppo, ndr) e a quel punto la palla passerà ai Comuni per l'adozione.
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola sabato 10 settembre
© RIPRODUZIONE RISERVATA