Homepage / Como città
Lunedì 12 Settembre 2011
Il pm antimafia lancia l'allarme
La 'ndrangheta usa i frontalieri
Latitanti fatti passare dal confine, complice un comasco che lavora in Ticino. I frontalieri sono appetibili ai clan calabresi.
L'episodio, dal quale il magistrato dell'antimafia milanese prende spunto per un'annotazione che ha il sapore di un campanello d'allarme, risale all'estate di due anni fa quando i presunti affiliati della locale di Erba della malavita calabrese hanno organizzato il trasporto di due latitanti, ricercati per omicidio e associazione mafiosa.
I due, Paolo Lentini e Antonio Morelli, ritenuti elementi di spicco della cosca Arena, sono in Nord Europa e devono essere portati al sicuro in Tunisia. Il piano è farli passare dal confine a Ponte Chiasso, quindi accompagnarli fino in Toscana da dove farli poi imbarcare per il Nord Africa. L'intera operazione viene però seguita passo a passo dagli inquirenti.
Trait d'union tra la Calabria e i pentiti è Pasquale Varca, considerato il capo della locale di Erba. È lui che, spiega il pm Dolci al giudice delle udienze preliminari chiamato a giudicare i 119 imputati della maxi operazione "Infinito", contatta Maurizio Crivaro, titolare del Coconut di Pusiano, per coinvolgerlo nell'operazione.
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola martedì 12 settembre
© RIPRODUZIONE RISERVATA