Ex Intendenza, tutto fermo
L'ennesimo cantiere fantasma

Il cantiere principale della città murata è un fantasma.
Anche l'ufficio vendite è stato smobilitato, serranda abbassata, un filo che penzola dove un video illustrava l'aspetto che avrebbe assunto il palazzo tra via Diaz, via Raimondi e via Indipendenza, nel cuore del centro storico, investimento da otto milioni di euro per ricavare abitazioni, uffici e negozi

COMO - Il cantiere principale della città murata è un fantasma.
Anche l'ufficio vendite è stato smobilitato, serranda abbassata, un filo che penzola dove un video illustrava l'aspetto che avrebbe assunto il palazzo tra via Diaz, via Raimondi e via Indipendenza, nel cuore del centro storico, investimento da otto milioni di euro per ricavare abitazioni, uffici e negozi nella sede dell'Intendenza di Finanza e del nucleo di polizia tributaria delle fiamme gialle.
Il lato su via Indipendenza era di proprietà del Comune e, per decisione della giunta convocata d'urgenza con Sms durante il concerto di Jovanotti allo stadio, era stato venduto alla Srl "Como 2006",  tra i soci anche Gabriele Cimadoro, cognato di Antonio Di Pietro: fu l'ultimo passaggio di una vicenda controversa, iniziata nel 2005. Sull'operazione comunale, sono in corso indagini della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti.
Il cantiere era entrato nel vivo agli inizi dell'anno scorso, una grande gru tra i tetti della città murata e almeno trenta operai al lavoro, andirivieni di camion e di autocarri. Nella primavera scorsa, lo stop ed ora, la smobilitazione. Non c'è traccia né di addetti, né di macchinari; rimangono i ponteggi, avvolti dai teli e dagli interrogativi dei residenti e dei passanti.

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Eco di Bergamo Cantieri incompiuti