Binago, i "piccoli Benigni"
portano Dante sullo schermo

Il video degli alunni della quarta elementare di Binago, che hanno trasformato la "Divina Commedia" in un progetto da vedere e ascoltare. Il racconto delle maestre

Non solo Benigni, anche gli alunni della quarta elementare di Binago hanno portato la "Divina Commedia" sullo schermo: quello di Podclass, il portale di video dedicati alle "buone pratiche scolastiche", curato da Luca Piergiovanni e da Dario Tognocchi per l'Ufficio scolastico territoriale. Qui pubblichiamo il racconto delle maestre

Riuscire a raccontare questo viaggio più che straordinario attraverso semplici parole non è facile, esso racchiude emozioni, sensazioni, fatica, voglia di scoprire, voglia di capire ed essere aiutati a capire se stessi.  Il viaggio attraverso la Divina Commedia per i bambini di quarta della scuola primaria "Dante Alighieri" di Binago, è iniziato lo scorso anno  quando insieme a Dante, passo dopo passo, hanno attraversato l'Inferno: l'hanno vissuto, sperimentato e rappresentato attraverso una performance teatrale. Quest'anno il loro viaggio è proseguito nel Purgatorio dove hanno incontrato chi ha sbagliato, ha capito l'errore e per questo potrà comunque andare in Paradiso.
Dante per i nostri bambini è un amico che ha vissuto una splendida avventura: si è perso, ha incontrato mostri, ha affrontato pericoli ed ha attraversato posti sperduti, ma ha avuto un maestro che l'ha guidato, gli ha insegnato ad usare la ragione e ad imparare dall'esperienza. In fondo Dante è proprio come noi, non è lontano, così come non sono lontani i vizi, i difetti e i peccati che egli stesso descrive e che un bambino può identificare in se stesso e negli altri.
In Dante ciascuno ritrova la voglia di migliorare e di imparare, ritrova il desiderio delle stelle... Far sorgere delle domande è l'unico modo per rendere possibile un reale cammino di conoscenza perché, mettendo in moto la persona, l'impegno per la trasformazione della realtà rende possibile la scoperta di sé. Il cammino della conoscenza permette ai ragazzi l'attivarsi in loro di risorse che non credevano possibili.
Cosa occorre? Un maestro certo che la realtà ha una positività che ognuno è degno di scoprire. Occorre un modo di far lezione che permetta di fare esperienza di ciò di cui si tratta; lezione che può avvenire non solo in aula o in laboratorio ma anche in uno studio di montaggio, laddove si accompagnino i ragazzi nella scoperta del senso di quello che si fa.
Giuliana Fusi
Adriana Argondizza
maestre della scuola primaria di Binago

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Eco di Bergamo La divina avventura