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Venerdì 23 Settembre 2011
Sempre più India
in riva al lago di Como
Nell'ultino anno il business delle imprese comasche con il colosso asiatico cresciuto del 25%, ma le importazioni sono il doppio dell'export
I dati, elaborati per "La Provincia di Como" dalla Camera di Commercio di Milano, ci dicono che l'export totale, quasi tutto da attività manifatturiere, verso il mercato indiano è stato di 8,5 milioni di euro (lo 0,7% di tutte le esportazioni della provincia), mentre l'import ha toccato i 16 milioni, il 2% del totale comasco.
Ma l'India non è per tutti. Prima di andare in un Paese dove gli indu sono l'80% di una popolazione dominata da un forte senso della tradizione e dei valori è bene prepararsi e farsi guidare da chi conosce a fondo quella civiltà e la sua economia. Proprio per aiutare le imprese che intendono affrotnare questo mercato, in particolare le più piccole Confindustria Como ha organizzato un corso oragnizzato in tre lezioni con esperti economici ma non solo. Primo appuntamanto il prossimo 28 settembre. «La prima cosa da fare quando un imprenditore incontra un partner indiano - dice Giuliano Boccali docente dell'università degli Studi e fra i massimi esperti di indologia tra i relatori dell'iniziativa - è mostrare interesse per lui, la sua cultura e, soprattutto, non avere alcun senso di superiorità».
Ed è solo l'inizio, perchè sono molte le cose da sapere per non mandare a monte gli affari di cui prima o poi si dovrà iniziare a parlare. Guai, ad esempio, a proporre agli indiani un aiuto nelle cose che riguardano la loro civiltà, tipo il restauro di opere d'arte, «perchè - spiega Boccali - lo vivono come oltraggioso segno di superiorità; così come è totalmente proibita l'ironia sulla religione».
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