Chi sgarra sul censimento
rischia duemila euro di multa

Sanzioni pesanti per chi commette errori o fa il furbo. E il Comune di Como avverte: occhio ai truffatori

COMO Una grande macchina da 400mila euro si è messa in moto in Comune: si avvicina il 9 ottobre, il giorno in cui il censimento 2011 fotograferà  la situazione di circa 40.000 famiglie comasche.
Ieri, a Palazzo Cernezzi, è iniziato l'allestimento dell'ufficio, gestito da Domizia De Rocchi, dirigente del servizio statistico e anagrafico e sarà il quartier generale del censimento che impiegherà 12 coordinatori e 50 rilevatori. Dovranno raccogliere e verificare i questionari.
La Posta ha già cominciato la distribuzione dei fascicoli fitti di domande alle quali ogni famiglia, unipersonale o numerosa, giovane o consolidata, dovrà dare risposta. E dovrà essere una risposta vera, in tutte le sue parti, relativa al giorno 9 ottobre 2011: se un bambino nasce alle ore 23,59 dell'8 ottobre, dovrà essere inserito nel censimento. Se il componente di una famiglia viene a mancare alla stessa ora dell'8 ottobre, non dovrà essere inserito. E così per chi cambia le condizioni dal 10 ottobre. Il giorno 9 e solo quello fa testo. «Per la prima volta - spiega la De Rocchi - è un censimento multicanale nella fase di restituzione dei questionari. La Posta consegna a tutti i nuclei familiari il questionario. Il cittadino può rispondere sul cartaceo e dovrà consegnare il questionario all'ufficio postale entro il 20 novembre, dal 10 ottobre. Oppure, con le stesse date, al centro di raccolta del Comune. Oppure, può collegarsi al sito internet: censimento popolazione. istat. it, con la password stampata sul proprio questionario e attiva dal 9 ottobre».
La compilazione del questionario è obbligatoria e sono previste sanzioni da 200 a 2000 euro per chi si rifiuta di riempirlo in tutte o in alcune sue parti o dichiara il falso, perché il censimento è un atto importante, fondamentale: «Le risposte - afferma l'Istat - serviranno ad orientare le scelte di oggi e di domani e a delineare, così, l'Italia che verrà». La riservatezza dei dati è tutelata per legge e ai ricercatori non interessano nomi e cognomi, ma i numeri, per elaborare le statistiche.
Che cosa potrebbe succedere? Per esempio, che qualcuno non riceva il questionario, per un disguido qualsiasi, come il cambiamento di indirizzo e non ancora segnalato all'anagrafe. Le liste anagrafiche sono però in continuo aggiornamento rispetto al 31 dicembre 2010 e saranno i verificatori a cercare le persone che non hanno risposto.
Potrebbe essere single ed essere all'estero; a casa non c'è nessuno. I questionari non consegnati a casa saranno riportati in Comune che si sta occupando anche di coloro che sono in albergo o in case di riposo.
Problemi che sopraggiungeranno, a mano a mano e che sono stati considerati, proprio perché questo censimento, più degli altri, non intende lasciar fuori nessuno.

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