Influenza, l'allarme dei medici
"Senza vaccino sarà il caos"

Sarà somministrato solo dall'Asl mentre prima i pazienti comaschi si potevano rivolgere al loro medico di base. L'allarme: «Molti soggetti a rischio rinunceranno»

COMO «Tantissimi anziani e persone a rischio non si vaccineranno e la conseguenza sarà un caos mai visto, con un boom di accessi al pronto soccorso. Negli ospedali già tremano».
Non si placa la polemica sulle nuove modalità per la campagna vaccinale contro l'influenza decise dall'Asl, e i medici di base lanciano l'allarme. Cos'è successo? In sintesi, l'azienda sanitaria ha chiesto ai medici di vaccinare gratis in ambulatorio le categorie a rischio (persone con più di 65 anni e malati cronici), rinunciando ai 6,16 euro lordi garantiti finora dalla stessa Asl per ogni iniezione. I medici hanno detto no e da via Pessina hanno risposto annunciando che - a questo punto - le vaccinazioni verranno effettuate solo presso le sedi dell'azienda (con personale Asl) e negli ospedali che accetteranno di collaborare.
I medici di famiglia hanno anche rifiutato - parlando di «proposta mortificante» - i 5 euro offerti per ogni vaccino somministrato a domicilio a persone che non deambulano e hanno deciso che effettueranno questo servizio gratis.
Lo scontro tra Asl e camici bianchi è davvero durissimo e le due parti restano su posizioni lontane (nel faccia a faccia di due giorni fa sono volati gli stracci e in via Pessina stanno arrivando email di fuoco rivolte alla direzione). Riassume il punto di vista dei medici il segretario provinciale Fimmg (federazione medici di Medicina generale), Gabriele Moltrasio: «Il vecchio sistema ha dato risultati straordinari, con soddisfazione dell'Asl e dei cittadini. Nell'ultima campagna abbiamo vaccinato 77mila persone sopra i 35 anni e 15mila a rischio per patologia. Ma ora cambiano tutto perché non vogliono darci 6,16 euro per iniezione, una cifra già di per sé bassa e comunque prevista da una convenzione nazionale. Ci chiedono di lavorare gratis, una cosa che non esiste in nessuna Asl lombarda e non ha senso. Allora perché il direttore dell'Asl non rinuncia a una parte del suo stipendio? Noi faremo già risparmiare all'Asl 150mila euro, vaccinando gratis a domicilio». Secondo Moltrasio la prossima campagna rischia di essere un flop: «Ora costringono i cittadini a spostamenti scomodissimi per raggiungere le poche sedi Asl (una ventina, mentre i medici di base sono 400, ndr) e voglio proprio vedere se raggiungeranno quota lo stesso numero dell'anno scorso. In realtà ci sarà un drastico calo, quindi aumenteranno i casi di complicazioni in pazienti che prendono l'influenza perché non si sono vaccinati e si intaserà il pronto soccorso. Insomma, sono riusciti a scontentare sia i medici che i cittadini».
Le categorie a rischio aspettano di sapere in quali sedi Asl e ospedali potranno vaccinarsi. L'elenco verrà comunicato nei prossimi giorni.
M. Sad.

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