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Sabato 24 Settembre 2011
Influenza, l'allarme dei medici
"Senza vaccino sarà il caos"
Sarà somministrato solo dall'Asl mentre prima i pazienti comaschi si potevano rivolgere al loro medico di base. L'allarme: «Molti soggetti a rischio rinunceranno»
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Non si placa la polemica sulle nuove modalità per la campagna vaccinale contro l'influenza decise dall'Asl, e i medici di base lanciano l'allarme. Cos'è successo? In sintesi, l'azienda sanitaria ha chiesto ai medici di vaccinare gratis in ambulatorio le categorie a rischio (persone con più di 65 anni e malati cronici), rinunciando ai 6,16 euro lordi garantiti finora dalla stessa Asl per ogni iniezione. I medici hanno detto no e da via Pessina hanno risposto annunciando che - a questo punto - le vaccinazioni verranno effettuate solo presso le sedi dell'azienda (con personale Asl) e negli ospedali che accetteranno di collaborare.
I medici di famiglia hanno anche rifiutato - parlando di «proposta mortificante» - i 5 euro offerti per ogni vaccino somministrato a domicilio a persone che non deambulano e hanno deciso che effettueranno questo servizio gratis.
Lo scontro tra Asl e camici bianchi è davvero durissimo e le due parti restano su posizioni lontane (nel faccia a faccia di due giorni fa sono volati gli stracci e in via Pessina stanno arrivando email di fuoco rivolte alla direzione). Riassume il punto di vista dei medici il segretario provinciale Fimmg (federazione medici di Medicina generale), Gabriele Moltrasio: «Il vecchio sistema ha dato risultati straordinari, con soddisfazione dell'Asl e dei cittadini. Nell'ultima campagna abbiamo vaccinato 77mila persone sopra i 35 anni e 15mila a rischio per patologia. Ma ora cambiano tutto perché non vogliono darci 6,16 euro per iniezione, una cifra già di per sé bassa e comunque prevista da una convenzione nazionale. Ci chiedono di lavorare gratis, una cosa che non esiste in nessuna Asl lombarda e non ha senso. Allora perché il direttore dell'Asl non rinuncia a una parte del suo stipendio? Noi faremo già risparmiare all'Asl 150mila euro, vaccinando gratis a domicilio». Secondo Moltrasio la prossima campagna rischia di essere un flop: «Ora costringono i cittadini a spostamenti scomodissimi per raggiungere le poche sedi Asl (una ventina, mentre i medici di base sono 400, ndr) e voglio proprio vedere se raggiungeranno quota lo stesso numero dell'anno scorso. In realtà ci sarà un drastico calo, quindi aumenteranno i casi di complicazioni in pazienti che prendono l'influenza perché non si sono vaccinati e si intaserà il pronto soccorso. Insomma, sono riusciti a scontentare sia i medici che i cittadini».
Le categorie a rischio aspettano di sapere in quali sedi Asl e ospedali potranno vaccinarsi. L'elenco verrà comunicato nei prossimi giorni.
M. Sad.
Su La Provincia in edicola sabato 24 settembre due pagine speciali sulla sanità
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Regole sanitarie per la campagna anti influenzale